Roma, 4 novembre 2025
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«L’Italia crollerà come le sue torri»: bufera sulle parole di Mosca dopo il disastro ai Fori

Dura reazione del mondo politico italiano contro la portavoce del Cremlino Zakharova, che ha ironizzato sul crollo della Torre dei Conti. Magi: «Provocazione indegna, Tajani convochi l’ambasciatore». Carfagna: «Sciacallaggio disgustoso»

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 9 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Da incidente cittadino a polemica internazionale. Scoppia la bufera diplomatica tra Roma e Mosca dopo le parole di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha commentato con toni sprezzanti il crollo di parte della Torre dei Conti nel centro di Roma.

«L’Italia crollerà completamente se continuerà a spendere denaro per sostenere l’Ucraina», ha scritto la funzionaria del Cremlino sul proprio canale Telegram, ricordando che – secondo i dati del governo italiano – il nostro Paese ha stanziato 2,5 miliardi di euro in aiuti e forniture militari a Kiev. «Finché il governo italiano continuerà a sprecare inutilmente i soldi dei contribuenti – ha aggiunto – l’Italia crollerà, dall’economia alle torri».

La richiesta di convocazione dell'ambasciatore russo

Parole che hanno scatenato sdegno unanime nel mondo politico italiano, arrivando proprio mentre i vigili del fuoco sono ancora impegnati nei soccorsi per salvare l’operaio rimasto intrappolato sotto le macerie del monumento medievale. «Un’uscita – ha reagito Riccardo Magi, segretario di +Europa – agghiacciante e indegna. Dopo aver inserito il presidente Mattarella nella lista nera, Mosca torna a insultare il nostro Paese mentre a Roma si scava per salvare una vita. Il governo convochi subito l’ambasciatore russo».

Gli appelli al governo

Durissime anche le parole di Chiara Braga, capogruppo del Partito democratico alla Camera, che ha definito le frasi della Zakharova «inaccettabili, stupide e volgari». «Mentre i soccorritori lottano tra le macerie – ha dichiarato – la propaganda russa offende l’Italia con toni cinici e autoritari. Chiediamo al ministro Tajani di esprimere formalmente lo sdegno del governo».

Sulla stessa linea la senatrice dem Simona Malpezzi, che ha parlato di «goffa interferenza negli affari interni italiani» e ha invitato l’esecutivo a non tacere «di fronte a un attacco alla nostra sovranità».

Il «peggiore sciacallaggio»

Per Mara Carfagna (Noi Moderati) le parole della portavoce del Cremlino rappresentano «il peggiore sciacallaggio». «Utilizzare il crollo della Torre dei Conti per fare propaganda – ha dichiarato – mentre un operaio è ancora sotto le macerie è disgustoso. Mosca non riesce a rassegnarsi al fatto che l’Italia sia al fianco dell’Ucraina».

Durissimo anche Carlo Calenda, leader di Azione: «Farabutti i russi e i loro sostenitori qui in Italia», ha scritto su X, definendo «intollerabile» la provocazione.

Da Bruxelles, l’eurodeputata Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, ha accusato la Zakharova di «utilizzare un fatto di cronaca per diffondere odio e discredito verso i Paesi europei che sostengono Kiev». «È propaganda da manuale – ha detto – un attacco cinico e calcolato contro l’Italia e contro l’Europa. Ma non ci faremo intimidire: continueremo a difendere libertà e democrazia».

La reazione del Campidoglio

Sdegno anche dal Campidoglio. Andrea Tobia Zevi, assessore capitolino al Patrimonio, ha parlato di parole «inaccettabili di fronte al dolore e al coraggio di chi sta ancora scavando».

«Serve rispetto. Ai feriti – ha dichiarato – va il mio pensiero più sincero e la gratitudine ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e ai sanitari che stanno lavorando senza sosta. La preoccupazione resta alta, ma anche la fiducia nel loro lavoro coraggioso e instancabile».

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