Roma, 19 settembre 2025
ultime notizie
Politica

Esposta la bandiera della Palestina in piazza del Campidoglio: l'assemblea capitolina approva la mozione

Il Pd guida il voto, M5s soddisfatto: «Un atto di umanità». Sinistra civica ecologista: «Stop all’accordo Acea-Mekorot». Italia viva e Forza Italia chiedono di affiancare anche la bandiera di Israele

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 6 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

La bandiera della Palestina svetterà in piazza del Campidoglio. È il risultato della mozione approvata giovedì 18 settembre in assemblea capitolina, con 31 voti favorevoli e un solo astenuto. L'atto impegna il sindaco Roberto Gualtieri e la giunta non solo a issare il vessillo su palazzo Senatorio, ma anche a condannare con fermezza ogni violazione del diritto internazionale umanitario, incluse le recenti offensive su Gaza City e tutte le operazioni che mettono a rischio civili, infrastrutture umanitarie ed evacuazioni sicure.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina e lo stop del memorandum Acea-Mekorot

La mozione, a prima firma del Partito democratico ma condivisa anche dal Movimento 5 stelle, rappresenta un cambio di passo rispetto ai giorni scorsi, quando una proposta analoga dei pentastellati era stata respinta. Nel testo si chiede inoltre che il Campidoglio solleciti il governo italiano a riconoscere lo Stato di Palestina e che non si dia seguito al memorandum siglato nel 2013 tra Acea e la compagnia israeliana Mekorot, azienda israeliana operante nei territori occupati illegalmente, almeno fino al superamento dell’attuale crisi. Va tuttavia sottolineato che Acea e Mekorot, pur avendo sottoscritto quell'atto oltre 10 anni fa, non avrebbero realizzato alcun tipo di operazione insieme e la dichiarazione d'intenti risulterebbe scaduta.

Baglio: «Roma è dalla parte del popolo palestinese»

«Roma - ha dichiarato la capogruppo Pd Valeria Baglio - è dalla parte del popolo palestinese e della pace, senza se e senza ma. Il nostro impegno è sempre stato chiaro: basta bombe. Abbiamo chiesto a Israele di fermarsi e al governo di assumere posizioni nette. Non è l’atto di un gruppo politico ma un atto di umanità, che richiama la memoria di Roma sui bombardamenti subiti». Soddisfazione anche tra i Cinque stelle. La capogruppo in aula, Linda Meleo, ha sottolineato come «finalmente questa mozione arrivi in discussione, raccogliendo le richieste che da mesi provengono dalla cittadinanza. Non si tratta di un torto alla comunità ebraica, verso cui c’è massimo rispetto, ma di un atto necessario davanti a una tragedia disumana».

Un accento particolare è arrivato da Sinistra civica ecologista, che ha rivendicato il risultato come frutto di una battaglia politica e sociale portata avanti da anni. «L’assemblea capitolina dà un segnale importante: la mozione approvata – hanno dichiarato i consiglieri Alessandro Luparelli e Michela Cicculli – rappresenta una scelta chiara di solidarietà con il popolo palestinese. Ci siamo battuti con determinazione per rompere l’accordo di collaborazione tra la compagnia statale israeliana Mekorot e la società Acea, partecipata del Comune di Roma. Mekorot, come documentato dai rapporti di Amnesty International e di Al-Haq, è parte integrante del sistema di occupazione israeliano, responsabile di pratiche discriminatorie nella gestione dell’acqua a danno delle comunità palestinesi».

La richiesta di Iv e FI

Non sono mancate però le richieste di bilanciamento. Italia viva, che ha annunciato la presentazione di una mozione da discutere la prossima settimana, ha chiesto che accanto al vessillo palestinese venga issata anche la bandiera di Israele, come segnale di pace e della prospettiva dei due Stati. «Aumentare l’odio – ha spiegato il capogruppo Valerio Casini – non ferma i morti a Gaza. Solo affiancando i due simboli si può testimoniare il diritto dei due popoli a vivere in pace». Sulla stessa linea anche Rachele Mussolini di Forza Italia, che ha sottoscritto la mozione di Iv, e la sezione romana di Sinistra per Israele, che in mattinata aveva rivolto un appello a tutte le forze democratiche affinché i due vessilli vengano esposti insieme, come simbolo del dialogo e contro la diffusione di odio e antisemitismo.

CONDIVIDI ARTICOLO

La Capitale, il nuovo giornale online di Roma

La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024

DIRETTORE RESPONSABILE
Enrico Sarzanini

SEDE LEGALE

Via Giuseppe Gioacchino Belli, 86
Roma - 00193

FOLLOW US
ORA EDITORIALE SRL P.IVA 17596711006© Copyright 2025 - Made by Semplice