Roma, 1 novembre 2025
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Due nuove ordinanze del Campidoglio per la qualità dell’aria: stop ai veicoli più inquinanti nella Ztl Fascia verdi e riscaldamenti accesi dal 15 novembre con un grado in meno

Gualtieri: «Misure necessarie per ridurre le emissioni e tutelare la salute dei cittadini»

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 15 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

(Foto di Camilla Palladino)

Doppio intervento del Campidoglio per migliorare la qualità dell’aria e contenere i consumi energetici nella Capitale. Il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato due nuove ordinanze che introducono da un lato restrizioni al traffico nella Ztl Fascia verde, dall’altro limitazioni all’uso degli impianti di riscaldamento per la stagione invernale 2025-2026.

Stop ai veicoli più inquinanti nella Fascia verde

Il provvedimento sulla circolazione, valido dal primo novembre 2025 al 31 ottobre 2026, prevede il divieto di accesso e transito ai veicoli più inquinanti nell’area della Ztl Fascia verde, dal lunedì al sabato, con esclusione dei festivi infrasettimanali. L’obiettivo è ridurre le emissioni nocive e migliorare la qualità dell’aria, in linea con gli impegni assunti dal Campidoglio con la Regione Lazio e con il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Lo stop riguarda in particolare gli autoveicoli a benzina, Gpl e metano Pre-Euro 1, Euro 1 ed Euro 2, i diesel Pre-Euro 1, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, oltre ai ciclomotori e motoveicoli Pre-Euro 1 ed Euro 1. Sono previste deroghe per i veicoli al servizio di persone con disabilità, di emergenza e pubblica utilità, per i mezzi impegnati nella gestione dei rifiuti e del verde pubblico, per i veicoli a Gpl o metano immatricolati o convertiti prima del primo novembre 2024, e per quelli di interesse storico o collezionistico.

Riscaldamenti accesi dal 15 novembre, ma con temperature ridotte

La seconda ordinanza disciplina invece l’accensione degli impianti di riscaldamento nella Capitale. I termosifoni potranno essere attivati dal 15 novembre 2025 all’8 aprile 2026, per un massimo di 11 ore giornaliere, comprese tra le 5 del mattino e le 23 della notte. Negli uffici dell’amministrazione comunale, il limite scende a 10 ore.

La misura, adottata «in risposta alle esigenze di tutela della qualità dell’aria e di contenimento energetico», nasce anche nell’ambito degli impegni assunti da Roma con il Patto dei sindaci per il clima e l’energia. L’ordinanza dispone una riduzione di un grado rispetto ai limiti previsti dal Dpr 74/2013: la temperatura massima sarà di 17 gradi (+2 gradi di tolleranza) per gli edifici a uso industriale, artigianale e simili, e di 19 gradi (+2 gradi di tolleranza) per tutte le altre tipologie.

Deroghe sono previste per ospedali, case di riposo, scuole materne e nidi, piscine, saune, sedi diplomatiche non condominiali, e per stabilimenti industriali e artigianali dove esigenze tecnologiche o produttive lo rendano necessario.

Accordo con la Regione per evitare nuovi blocchi del traffico

L’adozione del provvedimento arriva a pochi giorni dall’intesa raggiunta tra Campidoglio e Regione Lazio per la tutela della qualità dell’aria. L’accordo ha permesso di evitare il blocco della circolazione per le auto Euro 4 a benzina ed Euro 5 diesel, introducendo invece un “contropiano” basato sulla posticipazione dell’accensione degli impianti termici e sulla riduzione delle temperature, così da compensare le emissioni generate dal traffico.

Come spiegato dal Campidoglio, gli impianti termici a uso civile rappresentano «una delle principali fonti di inquinamento atmosferico sul territorio urbano». Le nuove regole puntano dunque a una riduzione strutturale delle emissioni provenienti sia dai veicoli sia dalle caldaie domestiche, in un’ottica di equilibrio tra esigenze ambientali e tutela dei cittadini.

Gualtieri: «Roma sta facendo la sua parte per l’ambiente»

«Roma – ha dichiarato il primo cittadino – sta dimostrando di voler fare la propria parte per il clima e la salute dei cittadini. Con queste ordinanze interveniamo su due delle principali fonti di inquinamento urbano, i veicoli e gli impianti di riscaldamento, adottando misure concrete, progressive e coerenti con gli impegni europei sulla qualità dell’aria».

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