A cinque mesi dagli scontri che il 13 aprile scorso hanno trasformato Ponte Milvio e il Flaminio in un teatro di guerriglia urbana, Roma si prepara per affrontare un nuovo derby. Le violenze che precedettero la stracittadina tra Lazio e Roma provocarono 24 feriti tra gli agenti delle forze dell’ordine, sette arresti tra gli ultrà delle due tifoserie e una lunga scia di danneggiamenti ad auto, cassonetti e arredi urbani. Episodi che suscitarono la rabbia dei residenti, tanto da spingere il municipio a chiedere un risarcimento per i danni subiti.
Sono attese oltre 60mila presenze tra abbonati e biglietti venduti. Circa 35mila i tagliandi staccati a cui si aggiungono i quasi 25mila abbonamenti laziali. Le curve potranno iniziare nei prossimi giorni i lavori di preparazione delle coreografie. Alla luce di quel precedente, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha predisposto un piano straordinario. La partita è stata fissata per le 12:30 di domenica 21 settembre, scelta non casuale. L’orario mattutino dovrebbe infatti favorire un maggiore controllo dei flussi e ridurre il rischio di incidenti.
Particolare attenzione sarà riservata ai punti di ritrovo tradizionali degli ultras, alle stazioni ferroviarie, ai caselli autostradali e agli aeroporti, con controlli incrociati sui nominativi dei passeggeri in arrivo.
Ai tifosi della Lazio è stata assegnata l’area di parcheggio di viale XVII Olimpiade, mentre quelli della Roma confluiranno a piazzale Clodio.
Il dispositivo prevede inoltre chiusure temporanee al traffico durante le fasi di afflusso e deflusso dei tifosi in diverse arterie attorno all’Olimpico. Viale Tor di Quinto, lungotevere Maresciallo Diaz, ponte Duca d’Aosta, lungotevere Cadorna, lungotevere Fellini, piazzale Maresciallo Giardino, lungotevere della Vittoria e Oberdan. Su via De Amicis scatterà il senso unico da via della Camilluccia a piazzale dello Stadio Olimpico, con possibilità di chiusura totale. Viale dei Giusti della Vittoria sarà completamente pedonalizzato.
La decisione di far disputare la gara alle 12:30 ha però sollevato critiche. L’assessore capitolino ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, ha parlato di «fallimento dello Stato». «Giocare alle 12:30 per paura, per prevenire o fronteggiare disordini è una vergogna, una resa imbarazzante da parte del governo».
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