Roma, 18 dicembre 2025
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Regali di Natale, i romani tornano a comprare: la spesa media intorno ai 213 euro

Accanto ai classici, cresce l’attenzione verso il benessere personale. Aumentano i trattamenti di bellezza e i prodotti per la cura della persona, entrambi in crescita di oltre cinque punti percentuali. Un ritorno a doni utili

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 10 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Oltre otto cittadini su dieci faranno acquisti natalizi, con una spesa media che supera i 200 euro e una corsa ai regali sempre più divisa tra negozi fisici e online. È il segnale di una fiducia che torna, seppur con prudenza, in una città che guarda alle feste puntando su qualità, tradizione e attenzione al prezzo.

Il Natale di questo 2025 si avvicina con un clima di cauto ottimismo tra i cittadini romani. A fotografare le tendenze e i comportamenti di acquisto è l’indagine presentata il 3 dicembre da Confcommercio Roma, realizzata in collaborazione con Format Research nell’ambito del progetto camerale Lo Sviluppo del Retail.

Oltre l’80% dei romani farà regali

Cresce la propensione all’acquisto. Oltre l’80 per cento dei romani dichiara che farà regali di Natale, con un aumento di 2,2 punti percentuali rispetto al 2024. In calo, al 17,6 per cento, la quota di chi rinuncia del tutto agli acquisti natalizi. Un segnale che conferma una lenta ma progressiva ripresa della fiducia, pur in un contesto economico ancora complesso.

Regali tra tradizione e benessere personale

Le scelte dei consumatori restano saldamente ancorate alla tradizione e alla convivialità. In cima alle preferenze ci sono i prodotti gastronomici (78%), seguiti da abbigliamento (67%) e giocattoli per bambini (57%). Accanto ai classici, cresce però l’attenzione verso il benessere personale: aumentano i trattamenti di bellezza e i prodotti per la cura della persona, entrambi in crescita di oltre cinque punti percentuali. Un ritorno a doni utili, di qualità e più centrati sulla persona.

Multicanalità sempre più centrale

Il consumatore romano si muove con naturalezza tra canali diversi. Il 69,3% acquisterà sia nei negozi fisici sia online, mentre il 17,7% sceglierà esclusivamente i punti vendita tradizionali e il 13% solo l’e-commerce. Tra gli acquisti in presenza continuano a crescere i grandi centri commerciali, scelti dal 79,6% degli acquirenti, e gli outlet, che raggiungono il 24%. Prosegue invece la lieve contrazione dei negozi di vicinato, che scendono al 45%, confermando una tendenza che preoccupa il tessuto commerciale urbano.

Spesa sotto controllo, ma in lieve aumento

La maggioranza dei cittadini (86%) prevede una spesa complessiva entro i 300 euro. Solo il 14% supererà questa soglia. La spesa media stimata si attesta a 213 euro, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, segno di una maggiore disponibilità, seppur contenuta.

Acquisti anticipati e Black Friday protagonista

Quasi un romano su due (45%) ha iniziato o inizierà gli acquisti almeno un mese prima di Natale, mentre il 49,3% concentrerà le spese nelle due settimane precedenti. Il Black Friday si conferma una leva strategica: sette cittadini su dieci hanno approfittato delle offerte e oltre il 65% ha acquistato in quel periodo anche i regali natalizi.

Un Natale meno «dimesso»

Cala la percezione di un Natale vissuto in modo particolarmente sobrio. La quota scende al 73,6%, mentre cresce, seppur leggermente, quella degli ottimisti. Restano però forti le preoccupazioni legate al carovita e all’aumento dei prezzi, indicati dal 79% degli intervistati, insieme all’incertezza economica e al calo di fiducia nei consumi (61%).

La posizione di Confcommercio Roma

Confcommercio Roma sottolinea la necessità di accompagnare l’evoluzione del commercio senza sacrificare l’identità economica e sociale della città. «Abbiamo sempre lavorato a favore della multicanalità, offrendo strumenti per adeguarsi all’evoluzione del commercio – spiega Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma – ma allo stesso tempo dobbiamo difendere i negozi di vicinato, che non appartengono a catene e garantiscono originalità dell’offerta, un tratto distintivo della nostra città e un elemento che favorisce il turismo».

L’associazione richiama inoltre l’attenzione delle istituzioni sul tema della mobilità, considerata cruciale per la sopravvivenza del commercio di prossimità.

«È necessario che vengano rispettate le promesse sul rafforzamento del trasporto pubblico – prosegue Guasco – perché il centro storico soffre per la difficoltà di accesso. Il servizio pubblico non è ancora sufficiente, soprattutto nelle fasce serali, e questo penalizza gli esercizi commerciali rispetto alle grandi superfici facilmente raggiungibili».

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