
Sabato 25 ottobre il Centro di Roma sarà interessato da modifiche alla circolazione per la manifestazione nazionale indetta dalla Cgil. Il corteo, in programma dalle 14 alle 18, partirà da piazza della Repubblica per concludersi a piazza di Porta San Giovanni.
Il percorso toccherà via Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio Emanuele II e via Emanuele Filiberto.
Durante il passaggio del corteo sono previste chiusure temporanee delle strade e deviazioni o limitazioni per oltre trenta linee di bus e tram, tra cui 3Bus, 5Bus, 14Bus, 16, 40, 51, 60, 64, 66, 70, 71, 75, 81, 85, 87, 105, 117, H, 223, 360, 590, 649, 714, 792, 910, C2, C3 e la Linea Cinema.
I partecipanti si raduneranno a partire dalle 13 in piazza della Repubblica: attese circa 30mila persone provenienti da tutta Italia. Previsti anche divieti di sosta su via Emanuele Filiberto, viale Carlo Felice, piazza Vittorio (lato giardini Nicola Calipari), viale Enrico De Nicola e viale Einaudi.
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La manifestazione, intitolata “Democrazia al lavoro”, rappresenta la nuova mobilitazione nazionale promossa dalla Cgil per chiedere al governo di modificare le scelte contenute nella legge di bilancio.
Il corteo si concluderà a piazza San Giovanni in Laterano, dove interverranno il segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati Luc Triangle e il leader della Cgil Maurizio Landini.
Tra le priorità indicate dal sindacato: aumenti salariali, rinnovo dei contratti pubblici e privati, contrasto alla precarietà e al lavoro povero, pensioni più eque e politiche industriali per il Mezzogiorno.
Nel documento di convocazione si chiede inoltre di fermare il riarmo, investire in sanità, istruzione e politiche sociali, tassare le grandi ricchezze e l’evasione fiscale.
«Sabato ci sarà tanta gente che scenderà in piazza per chiedere di aumentare i salari – ha dichiarato Landini –. La gente non ce la fa più, si è poveri lavorando. Chiediamo che venga restituito ciò che lavoratori e pensionati hanno pagato in più con il fiscal drag e che diritti fondamentali come sanità e scuola siano garantiti a tutti».
Il segretario della Cgil ha ribadito che la manifestazione di sabato «sarà anche un appello alla pace e a un modello di sviluppo sostenibile, contro le diseguaglianze e la precarietà che stanno logorando il Paese».
Foto: Corteo Cgil ottobre 2021 (Cgil, Facebook)
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