Roma si prepara a colorare le sue piazze con un progetto che unisce creatività, scienza e sostenibilità. È partito «Blu Art – I colori dell’aria», l’iniziativa presentata in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri, dall’assessora capitolina all'Ambiente Sabrina Alfonsi e da Lorenzo Fabbri, fondatore dell’agenzia Jungle, incaricata della realizzazione.
Il programma nasce grazie ai finanziamenti regionali stanziati nell’ambito del dl 162/2019 e della legge 8/2020, destinati a interventi per il miglioramento della qualità dell’aria. Blu Art si inserisce nel più ampio piano capitolino contro l’inquinamento atmosferico, che comprende anche le Domeniche ecologiche e il Sabato Blu, giornate dedicate alla sensibilizzazione ambientale.
Il progetto prevede la realizzazione di 15 opere di street art pavimentale (una per ogni municipio) con vernici ad acqua a base di materiali riciclati. Ogni installazione sarà trattata con Fotosan, un composto atossico capace di attivare un processo di fotocatalisi: una reazione che neutralizza le molecole inquinanti presenti nell’aria, come Pm10, Pm2.5 e Pm0.5, generando un effetto purificante paragonabile a quello di un albero di media grandezza per metro quadro di superficie.
In questo modo, le opere non solo decoreranno lo spazio urbano ma agiranno come veri e propri dispositivi antinquinamento, contribuendo in modo concreto alla decontaminazione dell’ambiente.
A coordinare il progetto è stata Zètema, che su richiesta dell’assessorato all’Ambiente ha affidato a Jungle l’intero percorso creativo: dalla selezione degli artisti alla progettazione, fino alla realizzazione finale. Cinque i protagonisti scelti: Marco Oggian, ScombinAnto, Serena Gianoli, GeometricBang ed Elisabetta Vedovato. Tutti accomunati da uno stile grafico-illustrativo capace di adattarsi ai grandi formati urbani.
Per mantenere coerenza visiva tra le opere, è stato condiviso un pattern ispirato alla «mappa della qualità dell’aria», una rappresentazione cromatica e simbolica dello stato di salute del pianeta e delle città. I contrasti vibranti della palette colori evocano la necessità di un cambiamento, stimolando la riflessione pubblica sul rapporto tra uomo e ambiente.
Da Torre Angela a largo Federico Caffè, le piazze di Roma diventeranno luoghi di rigenerazione e dialogo civico. Il progetto punta non solo a migliorare la vivibilità degli spazi pubblici ma anche a educare cittadini e turisti sull’impatto dell’inquinamento atmosferico e sull’urgenza di cambiare abitudini.
Precisamente, le aree selezionate sono via Nicola Zabaglia nel I municipio, via Rodolfo Lanciani nel II, piazza Conca d'Oro nel III, via Verdinois nel IV, il giardino Don Angelo Galafati nel V, Torre Angela nel VI, via Mondovì nel VII, via Benedetto Croce 50 nell'VIII, via Ardetina 1274 nel IX, via Caterina Segurana nel X, il parco giochi via Castelli nell'XI, largo Federico Caffè nel XII, via Mattia Battistini nel XIII, via Castiglioni nel XIV e ponte Milvio nel XV.
Come ha sottolineato il primo cittadino, «questo progetto dimostra che la sostenibilità può essere anche bellezza, partecipazione e consapevolezza collettiva». Ha aggiunto infine l’assessora Alfonsi: «Con Blu Art uniamo interventi ambientali e culturali, dando forma visibile a un impegno concreto per la salute e la qualità della vita».
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