Un passaggio politico cruciale per uno dei quartieri dimenticati delle periferie romane. L’assemblea capitolina ha approvato la mozione presentata da Alleanza Verdi Sinistra sul futuro del complesso ex Residence Bastogi.
Ora la palla passa alla giunta Capitolina, chiamata a trasformare le parole in azioni.
L'atto, accolto con entusiasmo dalle associazioni attive nel quartiere come Nonna Roma, Fillea Cgil Roma e Lazio e Aurelio in Comune, rappresenta un riconoscimento ufficiale dei problemi che ci sono a Bastogi da decenni e valorizza il lavoro perpetuo di queste realtà territoriali che sono da anni impegnate in progetti di solidarietà, mutualismo e rigenerazione sociale.
«Si tratta di un atto importante, che riconosce il diritto delle cittadine e dei cittadini di Bastogi a vivere in condizioni dignitose dopo anni di abbandono. Bastogi è una parte viva di Roma, dove ogni giorno si costruiscono comunità e futuro. Ora ci aspettiamo che la Giunta Capitolina dia seguito in tempi brevi agli impegni assunti con la mozione», così Maristella Urru, consigliera di Aurelio in Comune nel XIII municipio.
Un quartiere dimenticato, una comunità resiliente
Sorto alla fine degli anni ’80 come complesso residenziale privato mai completato, Bastogi fu acquisito dal comune di Roma nel 1989 per destinarlo all’edilizia pubblica.
Negli anni ’90 ci si insediarono le prime famiglie, ma l’assenza di servizi e la crescente incuria strutturale hanno segnato il destino del quartiere. Oggi, con sei palazzine e circa duemila nuclei familiari, Bastogi sopravvive grazie all’impegno dei suoi abitanti e delle associazioni locali, che hanno creato dal basso reti di supporto come un doposcuola, squadre sportive popolari, comitati di quartiere.
La mozione: direzione chiara per il rilancio
Ora il testo, approvato dall’assemblea capitolina, indica tre azioni fondamentali per definire il futuro del quartiere.
In primo luogo l’apertura di un tavolo permanente con istituzioni, municipio e associazioni. Poi il cambio di destinazione d’uso del complesso da Caat (Centro di Assistenza Alloggiativa Temporanea) a Edilizia Residenziale Pubblica. E anche un censimento aggiornato dei residenti, necessario per regolarizzazioni e assegnazioni stabili.
Queste misure, secondo le realtà locali, devono essere attuate con urgenza dalla giunta per rispondere alle aspettative dei cittadini di Bastogi, che rivendicano il diritto a vivere in una Roma inclusiva e dignitosa.
Risorse stanziate, ma serve volontà politica
Nel frattempo, nel bilancio comunale 2024 è stato previsto uno stanziamento di 9,5 milioni di euro per la manutenzione straordinaria degli edifici di Bastogi. Ma Avs e le associazioni sottolineano che il cambiamento non può essere solo economico. Serve una svolta politica che metta Bastogi al centro delle politiche abitative della Capitale, e la mozione appena approvata può essere un passo in questo senso.
Il nodo politico e l’appello alla maggioranza
La mozione, attualmente in attesa di ulteriori firme nella maggioranza, è stata difesa con forza da Nando Bonessio, che ha auspicato il sostegno del presidente della commissione Patrimonio Yuri Trombetti (Pd). «L’amministrazione deve farsi carico di Bastogi come priorità assoluta», ha dichiarato.
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