Roma, 17 ottobre 2025
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«Affamare una popolazione è un crimine di guerra»: proteste alla FAO contro la presenza israeliana nel World Food Forum

Il presidio, accompagnato da una conferenza stampa, ha rilanciato dati allarmanti sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza

di Anita ArmeniseULTIMO AGGIORNAMENTO 20 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Mentre le massime istituzioni internazionali sono riunite alla Fao per l’80ª «Giornata mondiale dell’alimentazione», un presidio di attivisti ha occupato dalle prime ore del mattino piazza Ugo La Malfa, sopra il Circo Massimo, per denunciare quella che definiscono una «ipocrisia istituzionale».

Israele, ospite d’eccezione del «World Food Forum», interviene sul tema della «scarsità idrica e sicurezza alimentare» mentre, secondo i manifestanti, «la popolazione di Gaza è stremata dalla fame usata come arma di guerra».

Summit alla Fao, i dati sulla Palestina riportati dai manifestanti

Il presidio, accompagnato da una conferenza stampa, ha rilanciato dati allarmanti sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. Oltre 132mila bambini sotto i 5 anni rischiano la vita per malnutrizione. Cinquantacinquemila donne in gravidanza o allattamento sono gravemente malnutrite.

Il 98 per cento dei terreni agricoli è stato distrutto. Più della metà della popolazione è al livello 5 (il massimo) della scala di criticità alimentare. Gli attivisti citano anche la Fao stessa, che avrebbe riconosciuto la carestia a Gaza come «una catastrofe interamente provocata». Ma nel programma ufficiale del Forum, nessuna menzione alla Palestina.

I manifestanti hanno poi richiamato l’esperienza delle barche della «Global Sumud Flottilla» e della «Freedom Flottilla», simboli di solidarietà dal basso con la popolazione palestinese. «Ancora una volta – si legge nei volantini distribuiti al presidio – è necessario attivarsi dal basso a fianco della popolazione palestinese. Non è il momento di celebrare: è il momento di agire».

La giornata di oggi segna l’apice di due eventi internazionali. Il «World Food Forum» e la riunione dell’«Aqaba Process», fondato dal Re di Giordania Abdullah II.

Le ripercussioni sulla mobilità

I leader mondiali si sono ritrovati al Circo Massimo per celebrare la cooperazione globale in materia di alimentazione e sviluppo. Presenti anche il Papa e il Presidente della Repubblica Italiana. E la città si blinda. divieti di sosta in viale delle Terme di Caracalla e largo delle Vittime del Terrorismo, chiusura di viale Baccelli prevista per venerdì 17 ottobre dalle 8:00 alle 19:00. Mercoledì 15, la premier Giorgia Meloni ha aperto i lavori dell’«Aqaba Process» alla Galleria nazionale d’arte moderna, in un’area completamente presidiata dalle forze dell’ordine.

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