Scuola, Roma conferma i suoi primati: Visconti e Righi restano in vetta

Roma si sta trasformando, ma non cambia la testa della classifica Eduscopio. Anche nell’edizione 2025, infatti, il liceo Visconti si conferma per il secondo anno consecutivo il miglior liceo classico della Capitale. Subito dietro, a completare il podio, il Mamiani e il Tasso. Sul fronte scientifico, stesso copione. Il Righi replica il primato del 2024 e resta la scuola da battere. Grande salto in avanti, invece, per il paritario San Giovanni Battisti, che dal quinto balza addirittura al secondo posto, seguito dal Giuseppe Peano in terza posizione.

È questa la fotografia scattata dall’ultima edizione di Eduscopio, il progetto della Fondazione Agnelli che analizza la capacità delle scuole italiane di preparare davvero gli studenti: i licei rispetto all’università e gli istituti tecnici e professionali rispetto all’ingresso nel mondo del lavoro. Un lavoro mastodontico, basato sui dati di 1.355.000 diplomati di 8.150 scuole, relativi ai tre anni scolastici compresi tra il 2019/2020 e il 2021/2022.

Classici e scientifici: chi arretra

Accanto ai trionfi, ci sono anche scivoloni. Tra i licei classici romani, l’Eugenio Montale finisce nono, il De Merode decimo. Per gli scientifici, il Teresa Gullace Talotta e il Tullio Levi Civita chiudono rispettivamente al nono e decimo posto.

Le altre classifiche: linguistico, scienze umane, artistico

Tra i licei linguistici c’è una novità in vetta. Entra in classifica e conquista subito la prima posizione il Renzo Levi, scuola della Comunità ebraica di Roma. A seguire l’ex capolista Edoardo Amaldi e di nuovo l’Eugenio Montale.

Nel settore delle scienze umane, il Montale, questa volta in versione umanistica, mantiene il primato, seguito dal Margherita di Savoia e dal San Sisto. Per l’indirizzo economico-sociale, è il Caetani a guidare la classifica.

Sul fronte artistico, tutto stabile. Il Sant’Orsola resta al primo posto, davanti al Caravaggio e all’IS Via di Ripetta.

Tra gli istituti tecnici, invece, brillano l’Einstein Bachelet e il Di Vittorio-Lattanzio nei settori economico e tecnologico. Nei tecnici tecnologici spiccano il Carlo Matteucci e il Boaga.

Lo sguardo nazionale: la migliore scuola d’Italia è a Padova

Se Roma domina nel confronto con Milano, la scuola con il punteggio più alto a livello nazionale non è nella Capitale: si trova a Este, in provincia di Padova. Si tratta del liceo scientifico delle scienze applicate Giovanni Battista Ferrari, che ottiene un impressionante 94,5, risultato basato sulla media ponderata dei voti universitari del primo anno e sui crediti raccolti dagli ex studenti.

Quadriennali: risultati inferiori rispetto ai percorsi tradizionali

Eduscopio dedica un approfondimento ai diplomati dei percorsi quadriennali: i dati suggeriscono che, a parità di condizioni, i loro risultati universitari sono leggermente più bassi rispetto a quelli dei compagni dei tradizionali cinque anni. Meno voti, meno crediti conseguiti. Un segnale da non ignorare.

«Un’uscita anticipata a 18 anni – sottolinea Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli – senza una revisione profonda dell’impianto didattico può avere effetti negativi sulle competenze e sulle prospettive degli studenti». E avverte: «Prima di estendere riforme così incisive, è fondamentale valutarne l’efficacia con attenzione. Cosa che non sempre accade in Italia».

Roma batte Milano (almeno nelle scuole)

A livello cittadino, nella sfida tra metropoli, Roma stavolta ha la meglio. Il classico Visconti e lo scientifico Righi superano i migliori licei milanesi. E nelle altre città? A Bologna primeggiano Galvani e Copernico, a Firenze il Galileo e il Machiavelli, a Torino il Cavour e il paritario Edoardo Agnelli. A Napoli domina il Convitto Vittorio Emanuele II, primo sia tra classici che tra scientifici.

Milano, comunque, resta una piazza di alto livello: il Berchet supera la paritaria Sacro Cuore tra i classici, mentre il Volta conserva il dominio tra gli scientifici. Per gli scienziati applicati, resta al top l’istituto della Comunità ebraica; per il linguistico, inarrivabile la “Manzoni”.