Tramvia Termini-Tor Vergata, non c'è l'accordo con l'ateneo. Continua la mobilitazione e il municipio V si appella al rettore: «Ci ripensi»
Aggiornamento: 9 gen
L'università ha espresso parere contrario all' attraversamento a raso in viale della Sorbona.
Odissea Quotidiana: «L'ateneo vorrebbe un sovrappasso di 490 metri che costerebbe 30 milioni di euro in più».
Sospesa la conferenza dei servizi del 18 dicembre per valutare «ulteriori e diverse soluzioni progettuali».

Si arriva alla fermata della metro Anagnina o a Torre Angela. Da lì si deve aspettare un autobus che nelle ore di punta spesso è pieno di persone: un percorso dai lunghi tempi di percorrenza. Non c’è altro modo per gli studenti e per i residenti di raggiungere l'università e il Policlinico Tor Vergata senza un mezzo privato. A piedi o in bici è molto pericoloso, come testimoniano le frequenti morti di pedoni e ciclisti, proprio su quella strada. Per questo è stata pensata e progettata la tramvia Termini - Tor Vergata che ora rischia lo stop a causa del parere negativo dell’ateneo.
Municipio V, l'appello al rettore:« Ci ripensi»
Dopo la mobilitazione di associazioni e cittadini, oggi è intervenuto anche Mauro Caliste, presidente del V municipio, uno di quelli coinvolti insieme al I al, VI e al VII:«Esprimiamo profonda preoccupazione per il diniego del rettore dell’università di Tor Vergata», ha detto il minisindaco insieme all’assessora alla mobilità Maura Lostia secondo cui «questo intervento rappresenta una straordinaria opportunità per il nostro territorio e per l’intera città di Roma, non solo sul piano della mobilità sostenibile, ma anche per la qualità della vita di residenti, studenti e lavoratori». La tramvia Termini-Tor Vergata per Caliste «non è semplicemente un’infrastruttura, ma un’opera strategica e nodale per il potenziamento del trasporto pubblico su ferro, capace di collegare in modo rapido ed ecologico il centro cittadino con una delle aree universitarie e ospedaliere più importanti d’Italia». Nonostante le difficoltà di interlocuzione tra l’amministrazione comunale e l’università, soprattutto negli ultimi giorni, Caliste ancora auspica «con spirito costruttivo e collaborazione istituzionale, che il Rettore (Nathan Levialdi Ghiron, ndr) voglia riconsiderare la propria posizione».

Sospesa la conferenza dei servizi del 18 dicembre per valutare «ulteriori e diverse soluzioni progettuali»
Al momento, però, il confronto appare critico. Mercoledì 18 dicembre avrebbe dovuto tenersi la terza conferenza dei Servizi, il tavolo comune delle istituzioni coinvolte nella realizzazione della tranvia, ma il dipartimento Mobilità di Roma ha chiesto alla regione Lazio di sospendere la seduta. Nella lettera si legge che il Comune ha avuto due incontri, uno il 3 dicembre al Campidoglio e uno il 10 dicembre presso l’Ateneo, con i tecnici dell’università per valutare «ulteriori e diverse soluzioni progettuali». Questi appuntamenti sono stati necessari in seguito al parere negativo dell'ateneo nella precedente conferenza dei servizi che, invece, nella prima riunione aveva dato l'«ok» al progetto. Quello dell'università «è un parere importante perché noi (con la tranvia) attraversiamo il territorio di sua proprietà», aveva detto a La Capitale l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè annunciando che sarebbero state analizzate insieme all’Università «tutte le soluzioni possibili per realizzare un asset molto importante» del trasporto pubblico e rassicurando la cittadinanza:«Troveremo una soluzione tecnica». Al momento però, anche se non c'è ancora l'ufficialità, la conferenza dei servizi sarebbe sospesa «nelle more di definire le nuove soluzioni».
«L'università vorrebbe un'opera che costa 30 milioni in più»
Con il cambio del rettore, dei dirigenti e dei tecnici dell’Università, l’Ateneo ha cambiato idea. In particolare nella conferenza dei servizi dell'8 novembre scorso, non ha rilasciato il «nulla-osta in quanto l'opera comporterebbe delle criticità sulle aree ricadenti nel comprensorio del campus universitario», si legge ancora nella lettera del dipartimento. Il riferimento è alla principale criticità rilevata dall'ateneo nell'attraversamento a raso a viale della Sorbona. «Ma gli studi non evidenziano problemi per il traffico veicolare, ci sarebbe solo una lieve flessione di velocità che proteggerebbe anche pedoni e ciclisti», commenta Andrea D'Emidio di Odissea Quotidiana, il blog che denuncia dal 2012 le difficoltà del trasporto pubblico a Roma, promotore della petizione che - insieme ad altre 23 associazioni - ha raccolto quasi 4 mila firme con l'obiettivo di chiedere la realizzazione della tranvia Termini-Tor Vergata. «L’università - ha aggiunto D'Emidio - vorrebbe un sovrappasso di 490 metri che costerebbe 30 milioni di euro in più». Una richiesta che potrebbe bloccare l'opera. Per questo motivo «continueremo la mobilitazione anche con l'organizzazione di una manifestazione sul posto», ha annunciato l'attivista.
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