Una panchina per i «Nonni del muretto»: a Torre Angela nasce un nuovo spazio di incontro per gli anziani
- Edoardo Iacolucci
- 23 giu
- Tempo di lettura: 3 min
L’evento si è tenuto presso la farmacia comunale Farmacap di via del Torraccio di Torrenova 83, a Torre Angela, già punto spontaneo di ritrovo per molti residenti

Una panchina come simbolo di comunità e attenzione sociale. Venerdì 20 giugno, nel quartiere Torre Angela, è stata inaugurata la panchina dedicata ai Nonni del Muretto, un’iniziativa promossa dall’associazione Spazio Neutro Aps per offrire agli anziani del quartiere un luogo stabile dove incontrarsi, parlare e condividere momenti di vita quotidiana.
L’evento si è tenuto presso la farmacia comunale Farmacap di via del Torraccio di Torrenova 83, a Torre Angela, già punto spontaneo di ritrovo per molti residenti. Un luogo diventato familiare grazie a scene come queste: gruppi di anziani che, ogni mattina, si portano le sedie da casa per trascorrere del tempo insieme davanti alla farmacia.
Un gesto semplice per contrastare la solitudine nel VI Municipio
A dare impulso al progetto è stata una visita, lo scorso febbraio, della presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, che ha incontrato casualmente i «nonni del muretto»: «Mentre eravamo qui abbiamo visto queste persone che erano sedute in queste sedie... Ho ascoltato le loro storie e raccolto il desiderio di avere un luogo dove ritrovarsi - racconta -. Ci siamo presi un impegno semplice ma concreto: donare loro una panchina nello spazio dove generalmente si incontrano. Oggi quella promessa è realtà».

Spazio Neutro: «Mettiamo al centro la persona»
Durante la cerimonia di inaugurazione, la portavoce dell’associazione Spazio Neutro Aps ha sottolineato lo spirito dell’iniziativa:«Abbiamo letto sui giornali che gli anziani del quartiere si portavano le sedie da casa per stare insieme: non potevamo restare indifferenti. Questa panchina - ha puntualizzato - è per loro, per tutti voi, e per celebrare il valore della compagnia e dell’ascolto reciproco».
Lo sportello legale e i legami generazionali
L’avvocata Chiara Fidelli, cofondatrice dello sportello legale dell’associazione, ha spiegato come anche il supporto legale possa diventare strumento di vicinanza sociale: «Voi create ponti tra generazioni, e noi cerchiamo di costruirli attraverso l’ascolto legale e psicologico. È un’unione naturale».
Farmacap: «Un luogo dove si trova aiuto, non solo farmaci»
Il Direttore Generale di Farmacap, Giorgio Casati, ha ricordato il momento in cui scoprì la presenza quotidiana degli anziani fuori dalla farmacia: «Vidi un gruppo di persone con le sedie e pensai: questa è una cosa straordinaria. Qui si sta insieme perché si trova aiuto, non solo medicine», ha affermato.
«Nonni del muretto»: un quartiere che rimette al centro la persona
Anche la presidente della Commissione Politiche Sociali del Municipio, Barbara Del Bello, è intervenuta, sottolineando:
«Abbiamo rimesso al centro la persona: questa è la stella polare del nostro mandato amministrativo».
E ha poi aggiunto:
«Questa panchina è un simbolo, ma è anche un antidoto alla solitudine».
Rispetto per la terza età e dialogo tra generazioni
Per l’assessore alle Politiche Sociali, Romano Amato, questa panchina rappresenta molto di più di un gesto simbolico:«Abbiamo voluto un tavolo sociale dedicato agli anziani, perché il rispetto per la terza età deve essere infinito», ha detto.«L’età non è un ostacolo, è un patrimonio».
Una farmacia che è anche presidio civico
Il presidente di Farmacap, Enrico Cellentani, ha ribadito il valore sociale della rete comunale delle farmacie: «Questa non è solo una farmacia: è un luogo dove si chiacchiera, si trova supporto, si crea comunità - ha spiegato e continuato -. Ed è anche grazie a iniziative come questa che Farmacap diventa un punto di riferimento cittadino».
Prospettive future: nuovi alberi e altri interventi
Il consigliere comunale Mariano Angelucci ha colto l’occasione per annunciare nuove migliorie:
«Mettere una panchina non è scritto da nessuna parte. Ma - ha precisato -è in questi gesti che si misura la qualità di un’amministrazione. Ci impegneremo - ha poi aggiunto - per portare anche alberi, ombra e altri interventi per valorizzare questo spazio».
Un modello da replicare in tutta la città
Per Svetlana Celli, l’iniziativa non deve restare un caso isolato:
«Continueremo così, mettendo al centro le persone, per costruire una città sempre più inclusiva. Questa panchina rappresenta un modello concreto di attenzione verso le persone più anziane e fragili».
Un piccolo gesto con un grande significato
Nel cuore di Roma Est, una semplice panchina diventa emblema di attenzione, ascolto e comunità. In un tempo in cui la solitudine colpisce sempre più duramente le fasce più fragili, azioni come queste parlano forte e chiaro: prendersi cura degli anziani è prendersi cura di tutti noi.