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Ritrovati i cuccioli scomparsi dal canile della Muratella

Rebecca Manganaro

Aggiornamento: 6 dic 2024

Dopo tre giorni di ricerche, i cuccioli scomparsi dal canile della Muratella sono stati ritrovati nella periferia est di Roma. Fondamentale il ruolo della microchippatura e della denuncia immediata

I cuccioli ritrovati dopo tre giorni
I cuccioli ritrovati dopo tre giorni

Dopo tre giorni di ricerche, si è conclusa positivamente la vicenda dei due cuccioli scomparsi dal canile della Muratella tra il 30 novembre e il primo dicembre. I cagnolini sono stati ritrovati oggi, 5 dicembre, mentre vagavano in una strada della periferia est di Roma. A dare la buona notizia è stata Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente: «Sono davvero felice di poter annunciare il ritrovamento dei due cuccioli che erano scomparsi dal canile di Muratella. Finalmente, le due famiglie adottanti potranno accoglierli nelle loro case».


La microchippatura ha fatto la differenza

Alfonsi ha sottolineato il ruolo chiave della microchippatura, obbligatoria per tutti i cani ospitati nelle strutture comunali, nel dissuadere i malintenzionati che avevano sottratto i cuccioli. Fondamentale è stata anche la denuncia tempestiva presentata ai carabinieri della stazione del Trullo dal responsabile sanitario del canile e l’impegno delle associazioni di volontari, che hanno dato ampia visibilità al caso.


«Grazie alla mobilitazione generale e alla microchippatura, i cuccioli sono stati ritrovati sani e salvi. Questo episodio conferma la necessità di rafforzare la sicurezza nei canili. Stiamo lavorando per installare un sistema di videosorveglianza efficace e garantire una guardiania dedicata, così da evitare che episodi simili si ripetano».


La politica si mobilita per una maggiore sicurezza

Anche Patrizia Prestipino, Garante degli Animali, ha espresso soddisfazione per il ritrovamento.

«Il lieto fine di questa vicenda ci riempie di gioia. Ora è fondamentale accelerare l’adozione di misure come il ripristino della videosorveglianza e un controllo più rigoroso su chi entra nelle strutture. È necessario che associazioni e visitatori si rendano riconoscibili, per la sicurezza degli animali e del personale».



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