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Primo maggio: piazza Satnam Singh invece di Vittorio Emanuele, cambiano i nomi delle strade per ricordare i morti sul lavoro

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

L'azione dimostrativa è stata rivendicata dalla rete degli Studenti medi. Apprezzamento di Sce e Pd

primo maggio morti lavoro

Piazza Vittorio Emanuele è diventata piazza Satnam Singh, il bracciante agricolo lasciato morire dopo aver perso un braccio mentre lavorava nei campi a Latina. E' successo nella notte tra martedì e mercoledì 30 aprile, a ridosso della festa dei Lavoratori che ricorre il primo maggio. L'azione dimostrativa, in varie strade della Capitale, è stata rivendicata dalla rete degli Studenti medi.


Da San Lorenzo a al centro storico

Piazza dell'Immacolata a San Lorenzo è stata rinominata a Luana D'Orazio, rimasta uccisa in ingranaggio di un orditoio a 22 anni. Via di Santa Croce in Gerusalemme diventa, invece, via Peter Isiwele, precipitato per 10 metri mentre lavorava in un ascensore. Piazza della Repubblica diventa Massimo Mirabelli, morto sul lavoro a 76 anni.


 Gli studenti: «Rompere il silenzio»

«Nel nostro Paese, sono morte più di 25 mila persone dal 2005 ad oggi sul proprio posto di lavoro, questo non è accettabile in uno stato democratico», fanno sapere gli studenti. «Abbiamo bisogno di cambiare il mondo del lavoro», aggiungono scegliendo di rinominare le strade per «rompere il silenzio». «Dobbiamo cambiare questo mondo del lavoro che oggi sfrutta, rende precari e soprattutto uccide: possiamo farlo  votando cinque sì l'8 e il 9 giugno», concludono gli studenti.


«Servono meccanismi di controllo»

Apprezzamento all'iniziativa è stato rivolto da Alessandro Luparelli, capogruppo di Sinistra civica ecologista in Campidoglio: «Crediamo importante che anche Roma faccia la sua parte introducendo nei suoi cantieri meccanismi di controllo e prevenzione come il badge elettronico, già utilizzato in alcune grandi opere, che consente in tempo reale la registrazione degli accessi sui luoghi d'intervento tramite sistemi di rilevamento delle presenze», dichiara Luparelli. «Sarebbe utile per la sicurezza, grazie alla tracciabilità, e per il contrasto al lavoro nero prevedendo sanzioni per le aziende inadempienti».


«La giunta Rocca ha tagliato i fondi per la sicurezza sul lavoro

Quello degli studenti Medi è un gesto «encomiabile e un monito fondamentale, visto che viviamo in un Paese dalla “memoria corta", governato da una destra che percepisce la memoria storica non come un valore ma come un elemento quasi disturbante, scomodo», dichiara la consigliera regionale del partito Democratico Eleonora Mattia. «Noi - aggiunge - non dobbiamo retrocedere, nemmeno di un millimetro, soprattutto nel Lazio, regione maglia nera in Italia per morti sul lavoro ma dove, nonostante questo triste primato, la Giunta Rocca nell’ultimo bilancio ha tagliato i fondi regionali per la legge regionale 11/2022 per la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro e del benessere lavorativo e lasciato inapplicate tutte le norme per la prevenzione, basandosi solo sulle risorse Inail».

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