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A Monteverde si protesta per l'abbattimento degli olmi: «Giù le mani». Il Campidoglio: «Necessario per la sicurezza»

  • Edoardo Iacolucci
  • 18 ore fa
  • Tempo di lettura: 5 min

Proseguono gli interventi sugli alberi a Monteverde, tra interventi di sicurezza, richieste di chiarimenti, proteste dei cittadini e contraddittorio politico

olmi monteverde
Alberi in via dei Quattro Venti (La Capitale)

A Monteverde la gestione del verde urbano è finita al centro delle polemiche. Il taglio degli olmi lungo viale dei Quattro Venti, iniziato nei giorni scorsi, ha scatenato proteste da parte di cittadini, attivisti, associazioni ambientaliste e forze politiche.


Il Campidoglio difende gli abbattimenti «necessari per la sicurezza pubblica», mentre allo stesso tempo numerose voci critiche denunciano presunte irregolarità e «violazioni delle normative ambientali e urbanistiche» come il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) che ha presentato una formale denuncia per la violazione delle normative ambientali e urbanistiche.


Monteverde tra sicurezza e sostituzione: la posizione del Campidoglio

Tronco "cariato" in viale dei Quattro Venti
Tronco "cariato", Monteverde

L’intervento, avviato nei giorni scorsi, prevede l’abbattimento di circa 90 alberi, la maggior parte dei quali – come dichiarato dall’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi – risulterebbero di classe D, quindi «con altissimo rischio di cedimento», come riportato dalle perizie agronomiche commissionate.



Fitopatologie e trattamenti: il contesto tecnico

Il Campidoglio ribadisce che tutti gli interventi sono stati preceduti da controlli fitostatici e pianificati all’interno di un programma più ampio di messa in sicurezza del verde urbano, avviato già a settembre 2024. In tale quadro rientrerebbero anche i trattamenti per contrastare due parassiti – la Galerucella luteola e la Kermes vermilio – che colpiscono olmi e lecci nella zona:

«Oltre alle potature degli alberi che rimarranno in piedi, già lo scorso autunno si è intervenuti anche con la riduzione drastica del legname per preparare gli abbattimenti».

L'assessora Alfonsi ha chiarito perché l’abbattimento non sia avvenuto immediatamente:

«Con la riduzione del tronco vicino allo zero, il rischio di caduta era drasticamente calato. Questo ci ha permesso di rimandare l’abbattimento per evitare la vecchia prassi di lasciare i monconi per mesi in attesa di una sostituzione futura».
olmo nuovo
Uno dei nuovi olmi

Invece sono arrivati in questa settimana dei nuovi olmi:

«quindi quello che stiamo facendo è procedere come c'è stato prescritto dagli agronomi all'abbattimento e contestualmente rimettere a dimora i nuovi olmi, completando l'intervento con le potature fatte in autunno, ma con la messa a dimora di altrettanti olmi, tanti quanti saranno stati abbattuti».

Le proteste dei cittadini e le denunce degli ambientalisti

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Abbattimento albero piazza Dunant (Fb: L. Ventura)

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) nei giorni scorsi ha presentato un esposto, parlando di «uccisione di fauna selvatica» e chiedendo «la sospensione immediata degli abbattimenti qualora non autorizzati».


Secondo l’associazione, «numerose nidiate sono andate distrutte a causa dei tagli». Particolarmente contestato è il periodo scelto per gli interventi, nella stagione riproduttiva degli uccelli (aprile-luglio), in cui il Regolamento del Verde di Roma vieta le potature salvo situazioni di comprovata urgenza.



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La protesta contro l'abbattimento (G. Giordano)


La protesta degli attivisti: «Giù le mani dai nostri alberi»

Intanto a Monteverde la mobilitazione è continuata: dallo scorso 29 aprile decine di cittadini sono scesi in strada per manifestare, interrompendo i lavori in corso, in viale Quattro Venti, «perché sono stati abbattuti alberi che non risultano segnalati nelle perizie» denunciano. «Giù le mani dai nostri alberi»  e ancora «Tagliare gli alberi toglie il respiro», due dei grandi striscioni tenuti in mano dai manifestanti durante la loro azione di protesta.


«Incredibile e preoccupante - commenta l'attivista Giulia Giordano - ciò che sta accadendo a Monteverde. La maggioranza non si presenta in commissione trasparenza sugli abbattimenti indiscriminati a quattro venti. Sono già stati abbattuti più di 50 olmi. Le proteste continuano a viale quattro venti. Chi ha autorizzato gli abbattimenti di 99 olmi con solo 9 prove di trazione?Possibile che di colpo migliaia di alberi a Roma sono a “fine vita”?».


I comitati hanno ricevuto tramite richiesta accesso agli atti: «"L’olmo 53" grazie alla protesta per oggi è salvo. La polizia stradale è tornata in centrale e sta controllando le perizie. Salvi anche due dei tre uccellini che a causa dell’abbattimento di un albero sono precipitati a terra».


L'assessorato all'Ambiente: «Se trovassimo nidi sugli alberi ci fermeremmo e lo proteggeremmo per metterlo in sicurezza»

«Giustamente ci si è preoccupati per eventuali nidi di uccelli» ha risposto l'assessorato all'Ambiente, che a questo proposito, ha rassicurato:

«Dalle verifiche risulta che i nidi si trovano perlopiù nelle cavità dei muri adiacenti alla via e non sugli alberi. Se dovessimo trovare nidi sugli alberi - precisano -, ovviamente ci fermeremmo, proteggeremmo il nido e, se necessario, lo trasporteremmo in sicurezza, come già fatto con la Lipu».

Scontro politico in municipio

Sul fronte politico, tensioni anche nella commissione trasparenza del Municipio XII, convocata per fare chiarezza sull’operazione. I consiglieri della Lega, Fabrizio Santori e Giovanni Picone, hanno definito l’intervento «irresponsabile» e criticato l’assenza in commissione «degli assessori competenti, dei tecnici e dei rappresentanti della maggioranza». I due consiglieri hanno denunciato «un ritmo di abbattimenti di circa dieci alberi al giorno» e hanno puntato il dito contro l’amministrazione capitolina: «L’assessora Alfonsi aveva annunciato l’inizio dei lavori non prima di ottobre, ma così non è stato».


Tronco "cariato" in viale dei Quattro Venti
Tronco "cariato" in viale dei Quattro Venti

L'assessorato all'Ambiente, intanto, punta il faro sulla sicurezza e sulla rapidità della ripiantumazione:

«Stiamo abbattendo e sostituendo gli alberi. I tronchi abbattuti mostrano quanto fossero marci all’interno. Ricordiamo che in quella zona si sono già verificati diversi schianti, incluso quello tragico del 25 novembre 2023, costato la vita a Teresa Veglianti».


Vincoli culturali e autorizzazioni contestate

Nonostante ciò, le preoccupazioni ambientali persistono. I residenti, supportati da diverse associazioni, hanno richiesto accessi agli atti per verificare la regolarità delle autorizzazioni, in particolare riguardo ai vincoli paesaggistici che gravano sul viale, realizzato nel 1929 e tutelato come bene culturale. Le norme vietano non solo le potature in periodo riproduttivo, ma anche la pratica della capitozzatura e impongono la sostituzione degli alberi abbattuti entro un anno.


Domani mattina 2 maggio, alle 10, proprio in piazza Dunant è prevista un'assemblea pubblica «Contro l'abbattimento degli alberi, difendiamo il nostro patrimonio verde» sostenuta da ONDA, Comitato Tam, Zona verde, Potere al popolo, Generazioni Future, Mothers* Rebellion, Amici di villa Pamphilj, L’Altritalia ambiente, Fridays for future, L’attivamente, Ecoresistenze, Difendiamo i pini di Roma: «Continuano a brutalizzare alberi secolari in maniera indiscriminata. Molte piante erano sane e senza perizie approfondite. Pretendiamo l’immediata sospensione dell’abbattimento» e «che il Comune di Roma ci fornisca spiegazioni».


La vicenda rimane quindi aperta tra richieste di trasparenza, denunce formali e interrogativi sulle scelte di gestione del verde pubblico in una Capitale sempre più sensibile alle tematiche ambientali.






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