La Bebe Vio Academy arriva anche a Roma: «Vogliamo diffondere la cultura della disabilità attraverso lo sport»
- Rebecca Manganaro
- 6 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Il sogno di Bebe Vio è quello di vedere entro cinque anni ragazzi e ragazze che fanno sport olimpico e paralimpico insieme in una qualsiasi palestra d’Italia

La Bebe Vio Academy arriva anche nella Capitale. Dopo Milano, città nella quale è partita tre anni fa, l’attività inclusiva ideata dalla campionessa paralimpica sbarca nel quadrante Nord di Roma, all’interno del centro sportivo Sapienza Sport. Questa iniziativa offrirà la possibilità ai bambini tra i 6 a i 18 anni con disabilità fisica, ma anche a giovani senza disabilità, di sperimentare gli sport paralimpici.
«L’idea - spiega Bebe Vio Grandis - è quella di insegnare cosa sia l’inclusione attraverso lo sport e lo facciamo attraverso dei corsi della durata di un anno. Sarà possibile provare sei sport: scherma, basket, calcio, pallavolo e qui nella Capitale abbiamo aggiunto il rugby con un coach d’eccezione come Martin Castrogiovanni».
«L’obiettivo è far provare alle ragazze ed ai ragazzi questi sei sport per un anno e alla fine sceglierne uno ed andare nelle palestre vicino casa per insegnare la cultura della disabilità mentre si fa attività sportiva. Il sogno – continua - è quello di vedere entro cinque anni ragazzi che fanno sport olimpico e paralimpico insieme in una qualsiasi palestra d’Italia». E conclude: «Voglio che quello che ho provato io 15 anni fa non venga provato dagli altri bambini».
La particolarità di questa accademia inclusiva è che il rapporto sarà di 1 a 1: metà di ragazzi e ragazze con disabilità fisica e l’altra metà con ragazzi e ragazze normodotati, così da avere la massima inclusione. Il tutto sarà gestito attraverso la «art4sport Onlus», associazione benemerita paralimpica, insieme alla Nike.
Presente anche l’ex rugbista della nazionale Martin Castrogiovanni: «Voglio insegnare a ragazze e ragazzi a vedere gli atleti in carrozzina non come atleti disabili ma semplicemente come atleti. Dobbiamo essere tutti uguali, senza barriere».
Per il presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca Pancalli: «È un giorno speciale per la famiglia paralimpica, visto che si arricchisce di qualcosa di importante. Oltre al centro di preparazione paralimpica dell’Eur, ora si aggiunge l’impianto dell’università La Sapienza con questa bellissima iniziativa nel quadrante Nord di Roma».
Il programma delle attività che hanno preso il via ieri a Roma, prevede un doppio allenamento settimanale, il martedì dalle 17 alle 18 e il giovedì dalle 16 alle 18, fino a maggio del prossimo anno.