Papa Leone XIV visita a sorpresa il Borgo Laudato Si’ a Castel Gandolfo
- Redazione La Capitale
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Il Pontefice ha esplorato il progetto dedicato all'ecologia integrale, voluto da Papa Francesco, durante una sorprendente tappa alle Ville Pontificie

Papa Leone XIV ha fatto tappa ieri alle Ville Pontificie di Castel Gandolfo per una visita privata al Borgo Laudato Si’, il progetto voluto dal predecessore papa Francesco come spazio di formazione e sensibilizzazione sulla cura del creato.
Accompagnato da Cardinale Fabio Baggio, Sottosegretario del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, e da Padre Manuel Dorantes, direttore del Borgo, il pontefice ha percorso i giardini Belvedere e la Criptoportico, antica sala di rappresentanza dell’imperatore Domiziano. Durante la visita, ha ricordato il coraggio di Pio XII, che nel 1944 offrì rifugio a migliaia di sfollati dopo i bombardamenti nella zona.
La storia del Borgo Laudato Si’
Il Borgo Laudato Sì, inaugurato nel 2023, si estende su 55 ettari di zona extraterritoriale, divisi in 35 ettari di giardini e 20 ettari di terreno agricolo e fattoria. Al suo interno, ci sono serre e un centro educativo voluto da papa Francesco per promuovere promuove corsi professionali e attività per scuole incentrati sull'educazione alla «cultura della cura».
Il progetto, ispirato all’enciclica Laudato Si’, interesssa in particolare universitari e categorie vulnerabili, come migranti e detenuti. «Nella zona agricola si lavora alla riorganizzazione e allo sviluppo delle attività produttive - si legge sul sito ufficiale del progetto -, che da anni caratterizzano le fattorie pontificie, anche grazie a un modello di economia circolare fondato sulla condivisione, sul riutilizzo, sulla riparazione, sul ricondizionamento e sul riciclo. Il progetto prevede anche la creazione di una comunità energetica fondata su fonti rinnovabili».
Fulcro centrale del Borgo Laudato Si’, continua la presentazione, «è la formazione all’ecologia integrale e alla fraternità, una formazione che si propone di essere inclusiva e accessibile a tutti, con particolare attenzione alle persone in condizione di vulnerabilità. Dalla formazione al lavoro ai percorsi didattici, dalle esperienze immersive a contatto con la natura fino ai seminari e agli eventi culturali: tutto al Borgo è occasione per fruire di percorsi educativi sui temi della Laudato Si’».
Il passaggio al Palazzo Apostolico e il legame con Castel Gandolfo
Al termine del percorso, il papa ha visitato il Palazzo Apostolico – trasformato in museo nel 2016 su volontà del suo predecessore – e Villa Barberini, prima di rientrare in Vaticano. La visita ha suscitato particolare entusiasmo tra gli abitanti del paese di Castel Gandolfo, legati alla figura pontificia fin dal XVII secolo quando venne eretto il palazzo su volontà di papa Urbano VIII Barberini .
Abbandonato nel 1870 dopo la caduta dello Stato Pontificio, tornò ad essere residenza estiva dei pontefici dopo i Patti Lateranensi del 1929. Il 21 ottobre 2016, per decisione di papa Francesco, il palazzo venne quindi ufficialmente dismesso dalle sue vesti di residenza estiva papale, diventando un museo. Nulla vieta però al nuovo pontefice di voler reintegrare le sue funzioni originarie.