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Animali nei circhi, sit-in di Ribellione animale contro lo sfruttamento [VIDEO]

Redazione La Capitale

Gli attivisti «Ribellione Animale» continuano la battaglia contro lo sfruttamento animale nei circhi. La protesta nella Capitale

Manifestanti di Ribellione Animale
Manifestanti di “Ribellione Animale”

Nella mattina di domenica 20 ottobre, attivisti del movimento “Ribellione Animale” e di altri gruppi animalisti hanno manifestato a Roma, in piazza dei Santi Apostoli, contro lo sfruttamento degli animali nei circhi. La protesta fa parte della Campagna "Ruggiti di libertà", ispirata dalla fuga di Kimba, il leone scappato da un circo a Ladispoli l'11 novembre scorso. L'azione richiama l'attenzione sullo sfruttamento e sulla prigionia che gli animali non umani subiscono nei circhi.

La condizione degli animali nei circhi italiani

Secondo il movimento ambientalista gli animali nei circhi italiani sono costretti a comportamenti innaturali e sottoposti a maltrattamenti che compromettono il loro benessere e la loro dignità. Questa forma di sfruttamento animale è considerata violenta, opprimente e priva di qualsiasi valore educativo o culturale: «Nonostante le proteste, i circhi italiani continuano a ricevere finanziamenti pubblici dal ministero della Cultura, attraverso il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo. Nel maggio 2023, l'ex ministro Gennaro Sangiuliano - osservano -, ha stanziato 8,6 milioni di euro a sostegno delle attività circensi, inclusi i circhi con animali».


L'Italia e il divieto sugli animali nei circhi

Attualmente in Italia sono attivi 54 circhi con un totale di 2000 animali esotici coinvolti, «ma - precisano gli attivisti -, la situazione è diversa in altre nazioni. Più di 50 paesi - continuano - hanno già vietato l'uso di animali nei circhi, inclusi 17 paesi europei. In Italia, la legge n.106 del 2022 prevede il superamento dell'uso di animali nei circhi, ma il Governo non ha ancora implementato i decreti attuativi necessari per rendere la legge effettiva».


Le richieste del movimento animalista “Ribellione Animale”

Come parte «del movimento di resistenza civile nonviolenta», “Ribellione Animale” chiede al Governo italiano che venga «attuato il comma 1 dell'articolo 2 della legge n.106/2022, vietando l'uso di animali nei circhi e ponendo fine allo sfruttamento su tutto il territorio nazionale».


Inoltre, il movimento esige la liberazione degli animali attualmente nei circhi e il loro reinserimento in habitat naturali o in santuari specializzati.

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