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Il degrado e poi l'incendio, ora il chiosco a Colli Aniene potrebbe diventare uno spazio di coworking e cultura

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 17 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 18 ott 2024

Il dipartimento Ambiente del Comune, su sollecitazione dell’assessora comunale Sabrina Alfonsi e del municipio IV, ha indetto un avviso pubblico per individuare un operatore economico che possa riqualificare l'immobile all’interno del parco di  Piazzale Loriedo e poi gestirlo

Piazzale Loriedo Roma avviso pubblico
Piazzale Loriedo (profilo Facebook di Federica Desideri, assessora all'Ambiente del IV municipio)

Un chiosco abbandonato in un’area verde degradata. Come ce ne sono tanti a Roma tra storie di abusi e intricate vicende giudiziarie. E’ proprio questo il caso dell’immobile all’interno del parco di  Piazzale Loriedo, nel cuore di Colli Aniene nel IV municipio. Un luogo chiuso da anni che oggi potrebbe tornare a vivere sia come punto ristoro che come spazio per la cultura. Il dipartimento Ambiente del Comune, infatti, su sollecitazione dell’assessora comunale Sabrina Alfonsi e del municipio IV, ha indetto un avviso pubblico per individuare un operatore economico che possa riqualificare il chiosco e poi gestirlo.


Il degrado, l' incendio gli episodi criminali

L’immobile - che si sviluppa su due piani ognuno di 245mq e comprende un'area esterna di 100 mq - è di proprietà del Comune ed è stato un bar fino al 2017, quando la polizia locale vi appose i sigilli. Da quel momento è partita una diatriba giudiziaria tra l’ex concessionario e il Campidoglio mentre lo spazio è rimasto chiuso, finendo in stato di abbandono tra atti vandalici ed episodi di criminalità. Proprio mentre la situazione si stava sbloccando, con l’indizione di un bando per la concessione dell’area, il 10 aprile del 2023 è scoppiato un incendio che ha coinvolto parzialmente la struttura. Ora l’amministrazione intende restituirlo alla collettività prevedendo anche attività di interesse sociale proprio per evitare situazioni di degrado e malaffare.


Prima la riqualificazione poi il coworking e la ludoteca

L’operatore economico che sarà scelto dal comune, tra quelli che presenteranno la domanda entro il 16 novembre, dovrà in primis occuparsi della riqualificazione dello spazio con opere che il bando stesso chiama di «rigenerazione urbana» e dovrà adeguare gli impianti già presenti. Un intervento complessivo che l’amministrazione stima del valore di 300 mila euro ai quali si aggiungono 4600 euro di canone mensile. Un investimento che potrà essere ripagato con i proventi del punto ristoro e con quelli di altre attività culturali. A seguire chi vincerà il bando si occuperà della gestione secondo dei criteri specifici orientati all’interesse pubblico. Nel chiosco rinnovato si organizzerò un servizio di coworking attrezzato con spazi e tecnologie utili per il lavoro, come la stampante o lo scanner e la rete wi-fi oltre ad un servizio di ludoteca per favorire la socializzazione dei più piccoli. Un altro onere per i gestori sarà quello di occuparsi dei servizi igienici pubblici prevedendone la manutenzione, la pulizia e l’apertura e la chiusura così come dovrà avvenire per l’intera struttura. Infine il nuovo operatore economico sarà responsabile del verde pubblico del parco assicurando lo sfalcio dell'erba e la pulizia.


Uno spazio per la cultura

L’idea dell’amministrazione è quella di creare in primis uno spazio di aggregazione -  oltre che un punto ristoro - che possa ospitare eventi come mostre di giovani artisti, seminari e convegni. Uno spazio che, in alcuni momenti, sia anche a disposizione gratuitamente per iniziative municipali in collaborazione con la cittadinanza. «Vorremmo creare un luogo per la cultura, per le associazioni, per i giovani:  un posto multidisciplinare», spiega il presidente del IV municipio Massimiliano Umberti che ha definito quella dell'immobile di piazzale Loriedo «un'assurda vicenda», una di quelle «problematiche che sembravano irrisolvibili». Oggi, invece «riscriviamo, grazie ad un lavoro di squadra capeggiato dall’assessora Alfonsi, una nuova pagina».



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