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Rebecca Manganaro

I sottopassi dell'orrore, il punto nel centro di Roma

Aggiornamento: 16 ott 2024

I sottopassi della Capitale sono diventati delle discariche o dei ritrovi per senzatetto

Sottopasso Circonvallazione Nomentana (La Capitale)
Sottopasso Circonvallazione Nomentana (La Capitale)

I sottopassi di Roma non vengono più sfruttati per l’uso originale, ovvero il transito da una parte all’altra della strada. Questi posti, in tante parti della Capitale, vengono usati come discariche o come ritrovi per senzatetto. O, peggio, per commettere crimini. Una situazione sotto gli occhi di tutti da anni, sia in centro che in periferia.


Il sottopasso dello stupro a Porta Pia

A tal proposito, questa mattina, sono iniziate le operazioni di pulizia del sottopasso in piazza della Croce Rossa. Un luogo che è stato teatro di una violenza sessuale ai danni di una 42enne. A intervenire, per gli interventi di ripristino dello stato dei luoghi, le pattuglie del II Gruppo Sapienza, con il supporto del Reparto assistenza emarginati, insieme al personale Ama e dell’Ufficio speciale decoro urbano. Nello corso delle verifiche, non è stata rilevata la presenza di persone sul posto.


La drammatica vicenda nel sottopasso di Porta Pia

Il sottopasso dello stupro prima e dopo gli interventi di pulizia (La Capitale)
Il sottopasso dello stupro prima e dopo gli interventi di pulizia (La Capitale)

Un incubo quello vissuto da una donna di 42 anni che in lacrime raccontò di essere stata portata con la forza in un sottopasso. La violenza sessuale si consumò tra il 23 e il 24 settembre, a due passi dalla sede del palazzo delle Ferrovie dello Stato (Rfi), in zona Porta Pia, al Nomentano. Sotto choc, con lividi sulle braccia e sul volto, disse di essere stata avvicinata da un uomo che con la forza l'ha costretta ad andare nel sottopasso. Poi, una volta in trappola, è stata violentata e rapinata. Le immediate ricerche degli investigatori portarono al fermo di un cittadino del Marocco di 40 anni



Il sottopasso all'altezza di via Livorno

Sottopasso sulla Circonvallazione Nomentana, altezza via Livorno (La Capitale)
Sottopasso Circonvallazione Nomentana, altezza via Livorno (La Capitale)

Quello di Porta Pia non è l'unico sottopasso-discarica della Capitale. Sulla Circonvallazione Nomentana, più o meno all’altezza di via Livorno, ce ne sta un altro completamente abbandonato a se stesso. Si tratta di un doppio accesso al tunnel che passa sotto alla Tangenziale, appena riaperta al transito delle auto, ma con ancora chiuse le rampe di ingresso. Non passa nessuno o quasi. E lì, dove pochi occhi controllano e la sera cala il buio pesto, ci si organizza per trascorrere le nottate e, forse, anche per spacciare o aggredire qualche passante malcapitato. 


Sottopasso dell’orrore su Lungotevere in Sassia

Sottopasso-discarica Lungotevere in Sassia
Sottopasso-discarica Lungotevere in Sassia

Non stiamo parlando di uno sperduto ospedale di periferia, ma del Santo Spirito, uno dei più antichi e famosi nosocomi romani. Proprio davanti all’ingresso dell’ospedale, sul Lungotevere in Sassia, c’è un sottopasso che originariamente sarebbe dovuto servire per far attraversare la strada in sicurezza. Adesso, già solo scendere i primi gradini, sarebbe un azzardo. Anche questo luogo si è ormai trasformato in una discarica a cielo aperto. Terminata la scalinata colma di rifiuti, ci si trova davanti a una porta chiusa, ma oltre non si sa cosa ci possa essere.


Corbucci: «Bisogna rendere i sottopassi più sicuri»

In seguito alla drammatica vicenda del sottopasso di Porta Pia, un gruppo di consiglieri della maggioranza ha deciso di velocizzare la presentazione di una proposta di delibera, già in cantiere da tempo, che punta a riqualificare i sottopassi abbandonati e degradati.


Lo scopo, spiega a La Capitale Riccardo Corbucci, consigliere democratico, è quello di «riqualificare i sottopassi mettendoli a disposizione di attività commerciali come librerie, aziende dell'high tech, cooperative del verde e realtà associative che si occupano di cultura e rigenerazione urbana. Bisogna rendere questi luoghi più sicuri e più illuminati».

Corbucci ci tiene a sottolineare che il progetto è antecedente alla drammatica vicenda di cronaca che ha visto coinvolta la 42enne. «Stiamo facendo una serie di riunioni da dieci mesi con il dipartimento Patrimonio per riuscire ad arrivare ad una delibera in questo senso.

Non stiamo proponendo niente di nuovo - spiega il consigliere -, queste realtà esistono già nei sottopassi del centro, sia davanti alla galleria Alberto Sordi sia a piazza Barberini».





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