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Case popolari, Unione inquilini: «Assegnazioni in calo». Zevi: «Drammatica carenza, istituzioni collaborino»

  • Edoardo Iacolucci
  • 16 ott 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 17 ott 2024

Assegnazioni case popolari in calo nella Capitale con sole 86 nel 2024 rispetto alle 259 del 2023, in totale. Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale di Unione Inquilini, denuncia l'inazione del Comune, mentre l'assessore capitolino Zevi evidenzia carenze strutturali di alloggi e chiama Governo e Regione a collaborare

case popolari roma
Alloggi popolari a Roma

«Nella Capitale le assegnazioni (totali tra quelle comunali e Ater, nrd) crollano da 259 nel 2023 a 86 secondo i dati forniti dallo stesso dipartimento» a commentare e dare questi dati è la segretaria nazionale «Unione Inquilini» Silvia Paoluzzi: «Rimaniamo attoniti se pensiamo alle ultime scelte del Comune che proprio di recente ha destinato all'asta le case della Provincia di Roma che potevano essere acquisite e destinate alla graduatoria».


Paoluzzi (Ui): «Aumentare case popolari»

D'altro canto «finalmente dobbiamo sottolineare - osservano dall'associazione Unione Inquilini -, come la questione delle occupazioni con le riserve, grazie alle direttive Piantedosi, è ottimamente gestito con 66 assegnazioni destinate alla garanzia del passaggio di casa in casa delle famiglie di Porto Fluviale e di Cesare Lombroso». Ma il problema che rimane secondo Paoluzzi è come aumentare la disponibilità di alloggi per arrivare alle «10 famiglie che ogni giorno vengono sfrattate, alle 18.600 famiglie che attendono in graduatoria».


Di più, i 200 milioni a bilancio «mai utilizzati», il piano straordinario «concertato coi sindacati, movimenti e associazioni, rimasto su carta, della delibera sul welfare abitativo che giace nei cassetti del Comune» sono le questioni su cui pone l'attenzione la segretaria nazionale «Unione Inquilini» che domanda infine: «L'assessore Zevi si rende conto di essere amministratore e di dover utilizzare almeno gli strumenti, sopra indicati, in sua disponibilità?».


L'assessore Zevi: «Occorre impegno rapido di tutte le istituzioni»

La disponibilità di case popolari sale e scende di anno in anno. Dall'Ater, per esempio, nel 2021 stati resi disponibili 297 alloggi. Nel 2022, la disponibilità era stata invece di 88 case. L'anno successivo, il 2023, si è tornati oltre quota duecento (204 alloggi), mentre quest'anno, 2024 solamente 38 alloggi: «Questi dati, numero più numero meno - spiega l'assessore capitolino alle Politiche abitative Tobia Zevi -, fotografano la drammatica realtà che denunciamo da mesi: siamo di fronte a una drammatica carenza di alloggi popolari».


Il Campidoglio infatti «sta per varare, una serie di misure che dispiegheranno i propri effetti nei prossimi anni: acquisto di nuovi alloggi, manutenzione di quelli oggi non assegnabili, ulteriori progetti di recupero e rigenerazione, possibilità per gli inquilini di provvedere in autonomia scomputando dal canone, nuovi strumenti di welfare abitativo».


La richiesta di collaborazione a Governo e Regione

Da solo il comune non può farcela: «Governo e Regione devono aiutarci - sottolinea l'assessore Zevi -. Ma purtroppo oggi sta accendendo il contrario, e lo dico senza polemica: a livello nazionale è stato abolito il fondo per il contributo all'affitto, e l'Ater regionale non ci dà più le case che Roma Capitale deve assegnare. Sono quelle che mancano all'appello rispetto agli anni scorsi, e che sono state destinate al segmento più alto di reddito, il cosiddetto "social housing"».

Occorre infine, secondo l'assessore capitolino «un impegno rapido di tutte le istituzioni. Non solo per far scorrere la graduatoria ma anche - conclude Tobia Zevi -, per i molti sfrattati o coloro che vivono in macchina anche questa notte».


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