Felicittà, Zevi: "Raccontiamo una Roma ricca di realtà sociali"
L'evento diffuso in 19 luoghi di Roma, e organizzato dall'assessorato capitolino al Patrimonio e alle Politiche abitative, è alla sua seconda edizione
«La città ha bisogno di spazi pubblici, di luoghi e beni comuni. E il posto in cui ci troviamo, la Casa del Jazz, lo dimostra con chiarezza: una villa costruita con i profitti della mafia, che ora è al servizio dei cittadini e offre la possibilità di realizzare spettacoli di musica di jazz». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alla prima tappa dell'evento diffuso «Felicittà», organizzato dall'assessorato capitolino al Patrimonio e alle Politiche abitative.
Le 19 tappe di «Felicittà»
Si tratta della seconda edizione della festa itinerante dedicata al patrimonio pubblico della Capitale: 19 tappe in luoghi recuperati dall'amministrazione e restituiti alla collettività, oppure negli spazi di sport popolare. Obiettivo dell'iniziativa? Far conoscere le eccellenze e i progetti sociali, culturali e sportivi che costituiscono il tessuto vitale della città, organizzando per una serata concerti gratuiti, mostre, lezioni aperte, giochi, dibattiti e proiezioni.
Il primo cittadino ha visitato tre luoghi, mano nella mano con suo figlio. Ha aperto la serata alla Casa del Jazz, in viale di Porta Ardeatina, poi è passato alla Fondazione Don Luigi Liegro, in via Ostiense, e ha concluso il suo giro alla palestra Audace Boxe, in via Frangipane, dove «c'è il ring delle Olimpiadi dove hanno combattuto Nino Benvenuti e Mohammed Alì», ha detto ancora Gualtieri.
Ma i posti che i cittadini, a bordo del pulmino messo a disposizione per l'occasione, hanno potuto scoprire erano moltissimi: dall'Angelo Mai, lo spazio artistico autogestito, all'Explora, il museo dei bambini di Roma, passando per l'Accademia Filarmonica Romana, il cimitero acattolico, e il Forte Antenne.
Zevi: «Una città più bella, più giusta, più inclusiva e più aperta»
«Felicittà è un'iniziativa che non vuole raccontare soltanto una città felice, vuole raccontare una città ricca di iniziative, di attività, di realtà sociali e culturali che davvero rendono la nostra città più bella, più giusta, più inclusiva e in qualche modo più aperta da tanti punti di vista», ha detto l'assessore Andrea Tobia Zevi, responsabile dell'organizzazione dell'evento.
«Queste realtà sono molto diverse, si va dai terreni agricoli alla spiaggia libera, si va dai beni confiscati alle palestre popolari, si va dai grandi luoghi della cultura come la Filarmonica ai grandi luoghi degli ordini professionali come la Casa dell'Architettura. Insomma una città felice è una città che riesce a valorizzare non soltanto i mattoni, ma anche le persone e le realtà che li abitano».
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