Prosegue il dibattito al Villaggio Olimpico sulla riqualificazione di viale XVII Olimpiade, dove sabato 18 ottobre è prevista un’assemblea pubblica in piazza Grecia promossa da un gruppo di residenti contrari al progetto di pedonalizzazione. All’incontro parteciperà anche il consigliere municipale Francesco De Salazar (FdI), che ha annunciato la propria presenza per «ribadire la netta contrarietà alla folle idea di pedonalizzare viale XVII Olimpiade», accusando il II municipio di portare avanti «un’opera inutile da oltre 3 milioni di euro che non risponde alle esigenze del territorio». Ma cosa prevedono i lavori?
Il progetto, illustrato dal Campidoglio e dal II municipio, è invece parte di un più ampio piano di rigenerazione urbana. I lavori, affidati al dipartimento Lavori Pubblici del Campidoglio, dureranno circa un anno. L’intervento trasformerà l’asse tra piazza Grecia e il viadotto di corso Francia in un parco urbano lineare con panchine, aree gioco, un percorso fitness e nuovi impianti di illuminazione. Sono previste anche 53 nuove alberature, che arricchiranno il verde pubblico e miglioreranno la qualità dell’aria.
Il mercato rionale non sarà toccato e il numero complessivo dei parcheggi resterà sostanzialmente invariato, come assicurato dai tecnici del Comune. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione è quello di restituire vivibilità e sicurezza a uno spazio oggi degradato, preservando al tempo stesso la funzionalità del quartiere.
Il confronto con i residenti è già in corso. Dopo un primo incontro pubblico il 17 settembre, la minisindaca Francesca Del Bello e l’assessora municipale ai Lavori Pubblici Paola Rossi hanno partecipato a una seconda assemblea il 24 settembre, sempre in piazza Grecia, per illustrare il progetto e ascoltare osservazioni e proposte.
«Il Villaggio Olimpico – hanno spiegato Del Bello e Rossi è un quartiere identitario della città, e il progetto punta a valorizzarlo nel rispetto della sua storia. È un percorso di rigenerazione condivisa che mira a rendere più accoglienti e sicuri gli spazi pubblici, migliorando la qualità della vita di chi li vive ogni giorno». Le due amministratrici hanno ribadito la disponibilità a recepire i suggerimenti dei cittadini, mantenendo però «fermo l’obiettivo di restituire decoro e vivibilità a un’area strategica di Roma nord».
L'apertura al dialogo dell'amministrazione locale, tuttavia, sembra non bastare ad alcuni residenti. Parallelamente infatti, un gruppo di abitanti del quartiere ha promosso una petizione per chiedere la sospensione e revisione del progetto, giudicato «dannoso per la vita del quartiere». Nel documento, firmato da residenti e lavoratori della zona, si parla di «spreco di denaro pubblico» e di «assenza di un reale confronto con la cittadinanza».
Tra le criticità segnalate figurano la «riduzione del verde», l’«uso di 60mila chili di cemento per i percorsi pedonali», e la «possibile diminuzione dei parcheggi». Gli estensori della petizione chiedono dunque che il progetto venga fermato e profondamente rivisto «per venire incontro alle reali esigenze del territorio».
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