Si è svolta oggi in Campidoglio la riunione per la realizzazione del nuovo stadio della Roma nell’area di Pietralata. All’incontro, coordinato dal direttore generale Albino Ruberti, hanno partecipato assessori e tecnici dei dipartimenti Urbanistica, Mobilità, Lavori Pubblici e Patrimonio del Campidoglio, insieme ai rappresentanti della società giallorossa.

Stadio Roma, l'obiettivo sono gli Europei 2026

Secondo quanto comunicato dal Campidoglio, la riunione, durata circa un’ora e mezza, si è svolta in un clima «molto positivo» e ha confermato l’obiettivo condiviso di arrivare entro la fine dell’anno alla consegna del progetto definitivo dell’impianto sportivo. Quindi il progetto prosegue. Entro luglio 2026 il nuovo stadio della Roma potrà essere tra i candidati destinati a ospitare gli Europei.

«L’iter amministrativo che ne seguirà – si legge nella nota – consentirà di rispettare le scadenze Uefa, che fissano per la fine del mese di luglio 2026 il termine dei processi autorizzativi per la candidatura dello stadio ad ospitare incontri degli Europei di calcio 2032».

Il progetto dello stadio, atteso da anni dai tifosi romanisti e dalla città, contrastato dai comitati contrari, rappresenta uno degli interventi urbanistici più rilevanti per Roma. La sua realizzazione è legata non solo alla valorizzazione dell’area, ma anche alla possibilità di inserire Roma tra le città ospitanti del torneo continentale.

Stadio Roma, il via libera dell'agronomo

Al centro delle proteste dei contrari, la scelta dell’agronomo incaricato di redigere la perizia sul bosco di Pietralata.

Il professionista, che è il presidente dell’Ordine degli agronomi del Lazio, ha riconosciuto la presenza di un’area boscata, ma ne ha escluso il valore di pregio ambientale.

Una valutazione ha poi aperto la strada al proseguimento dei sondaggi e agli interventi di abbattimento del verde vitale per l'inizio delle operazioni.