Roma, 7 novembre 2025
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Scuola, bomba carta e svastiche alla Santa Beatrice di via Portuense: il preside «Siamo sotto attacco»

A dare l’allarme è stata una collaboratrice scolastica che, spaventata dal boato, ha visto fuggire tre individui incappucciati

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 1 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Nel pomeriggio di ieri tre persone incappucciate hanno lanciato una bomba carta all’interno dell’ufficio del vicepreside, devastando finestra e serranda, per poi imbrattare i muri della scuola con svastiche, scritte offensive e disegni osceni.

La deflagrazione, avvenuta mentre nella palestra erano ancora in corso alcune attività, ha fatto tremare l’edificio. A dare l’allarme è stata una collaboratrice scolastica che, spaventata dal boato, ha visto fuggire tre individui incappucciati «sghignazzando» prima di sparire nella notte.

Le parole del preside

«È il terzo episodio in una settimana, siamo sotto attacco – denuncia il dirigente scolastico Donato Testa –. Dopo i primi danneggiamenti di Halloween, con citofoni strappati e vetri infranti, ieri si è arrivati a un vero e proprio ordigno. La scuola è profondamente ferita, ma continuerà a fare la sua parte nel compito di educare e istruire le nuove generazioni. Serve però una risposta forte: non possiamo abbassare la guardia».

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi del caso. Il preside ha già inviato una circolare interna e richiesto al municipio l’installazione di telecamere di videosorveglianza per arginare quella che definisce «un’escalation di azioni di guerriglia urbana».

Anche il comitato genitori della scuola ha voluto prendere la parola e ha affermato che il grave episodio di ieri «non può essere considerato isolato», ma fa parte di una sequenza inquietante che ha già visto la distruzione del videocitofono e la rottura di una finestra, culminando nell’odierna esplosione.

I genitori hanno spiegato che ritengono inaccettabile che «un luogo dedicato all’educazione e alla crescita dei nostri figli» possa essere oggetto di un attacco così violento, sottolineando che attaccare la scuola significa «attaccare i valori fondamentali della scuola, della convivenza civile e del rispetto reciproco». Hanno voluto infine manifestare la loro «vicinanza e solidarietà» al dirigente, al vicepreside e a tutto il personale scolastico.

L'intervento di Rachele Mussolini

Sull’episodio è intervenuta anche Rachele Mussolini, vicepresidente della Commissione Scuola di Roma Capitale, che ha espresso ferma condanna: «I continui atti di vandalismo perpetrati ai danni dell’istituto Santa Beatrice sono un inquietante campanello d’allarme. Non si tratta di episodi casuali, ma di chiari segnali intimidatori contro i valori della cultura e della legalità. Presenterò un’interrogazione urgente in Aula per capire quali misure concrete si intendano adottare a tutela della scuola e della sicurezza di studenti e personale».

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