
«Definirla corsa clandestina è difficile. Erano le 22, c'era traffico. Sicuramente correvano». La voce è quella di un testimone, che preferisce rimanere anonimo e che ha assistito direttamente all’incidente avvenuto la sera del 24 ottobre su via Cristoforo Colombo, dove ha perso la vita Beatrice Bellucci, vent’anni. Un racconto che, raccolto a pochi giorni dalla tragedia, mette in luce altri punti, forse ancora non chiarissimi, sulla dinamica dell'incidente.
«Io ho visto sfrecciare quattro auto. Due Audi e due BMW. I ricordi si sbiadiscono mano a mano che passano i giorni, ma ricordo che erano tutte modificate, almeno negli scarichi. Quando sono sfrecciate sulla Colombo ho sentito un rombo fortissimo. Dopo lo schianto la BMW è volata per qualche metro».
Il ragazzo stava tornando dagli allenamenti di calcio e si era appena immesso sulla Colombo, all’altezza della Regione Lazio. «Mi sono fermato, preso dal panico ho pensato subito di chiamare l’ambulanza. Per fortuna passava un’auto dei carabinieri che ha preso in mano la situazione. In cinque minuti, massimo 10, c’erano volanti, ambulanze e vigili del fuoco che hanno tirato giù una marea di strumenti per segare le auto coinvolte. Sono stati tutti velocissimi».
La scena che Matteo descrive è straziante. «Lavoro in ospedale, da infermiere sono abituato a certe cose, ma vederle davanti ai tuoi occhi è diverso. Quando mi sono affacciato dentro la Mini non distinguevo più nulla. Il volante, i sedili, tutto schiacciato. Quello che ho provato a fare è tentare di tenere Beatrice sveglia».
«Quando poi è arrivata l’ambulanza mi sono allontanato per lasciarli lavorare. Erano almeno dieci operatori intorno alla Mini, provavano ad aprire ma era complesso».
Le parole del testimone si aggiungono a quelle di altri che parlano di più veicoli coinvolti. Al momento, la procura ha indagato Luca Domenico Girimonte, originiario di Anzio, per omicidio stradale. Il ragazzo è risultato negativo al narcotest e all'etilometro. Era alla guida della BMW che ha speronato la Mini su cui viaggiavano Beatrice e Silvia Piancazzo, ora ricoverata in gravi condizioni ma stabili.
Gli inquirenti stanno analizzando i cellulari dei ragazzi coinvolti e i video delle telecamere lungo la Colombo. Se venisse accertata la presenza di altre auto, potrebbe scattare l’accusa di gara clandestina, che stando al codice della Strada è punita con pene fino a dieci anni.
Nel frattempo è stato individuato e ascoltato ieri sera il giovane alla guida di una terza auto. Il ragazzo, amico del 22enne alla guida della BMW non risulta indagato. La sua posizione resta comunque al vaglio, anche se al momento non emergono elementi a suo carico.
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