
ROMA – Una folla imponente ha sfilato oggi per le vie di Roma nella manifestazione nazionale della Cgil, intitolata “Democrazia al lavoro”. Il corteo è partito alle 13.30 da piazza della Repubblica per arrivare intorno alle 15 in piazza San Giovanni, dove il segretario generale Maurizio Landini ha concluso la giornata con il suo intervento.
Secondo le stime del sindacato, sono stati oltre 200mila i partecipanti: lavoratori, pensionati, studenti e delegazioni arrivate da tutta Italia per chiedere un cambio di passo nelle politiche economiche e sociali del governo.
Dal palco, Landini ha scandito le priorità del sindacato:
«Serve un cambiamento vero. Bisogna aumentare i salari e le pensioni, far pagare le tasse a chi non le paga e varare una riforma fiscale giusta. Occorrono investimenti seri nella sanità pubblica e nella scuola».
Il leader della Cgil non ha escluso ulteriori mobilitazioni:
«Non escludiamo nulla, nemmeno lo sciopero generale. Chi demonizza chi scende in piazza lo fa perché ha paura della democrazia».
Durante la manifestazione è intervenuto anche Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, che in collegamento con la piazza ha richiamato l’attenzione sulla libertà di stampa e sulla necessità di approvare la legge contro le liti temerarie:
“Non possiamo permettere a nessuno di metterci il bavaglio. Difendere l’informazione significa difendere la libertà di tutti i cittadini”
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