
(Foto di Anita Armenise)
Un doppio polmone verde nel centro storico. Dopo mesi di lavori di riqualificazione, i giardini storici Carlo Alberto e Sant’Andrea al Quirinale tornano fruibili e vengono restituiti alla città. Gli interventi, realizzati dal dipartimento Tutela ambientale del Campidoglio, hanno riguardato due aree verdi contigue affacciate su via del Quirinale, nel I municipio, uno dei quadranti più densamente edificati del centro storico. All’inaugurazione, nella mattinata di martedì 23 dicembre, erano presenti il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi e l’assessora ai Lavori pubblici del I municipio Alessandra Sermoneta, insieme al coro Vocal Oddity.
Nel Giardino Carlo Alberto gli interventi hanno rispettato il disegno originale del 1889, firmato dal giardiniere reale Giuseppe Roda, autore di un progetto che prevedeva un parterre ellissoidale centrale e una forte integrazione tra acqua, alberature e percorsi curvilinei. Sono state messe a dimora due palme da dattero a incorniciare la statua equestre di Carlo Alberto, affiancate dalla pulizia delle aiuole, dalla rimozione delle infestanti e dalla potatura di glicine, magnolia grandiflora e alloro. Torna protagonista anche il laghetto, rimasto asciutto per circa dieci anni e ora nuovamente funzionante, arricchito da 90 piante di Osmanthus lungo la bordatura.
Nel vicino Giardino di Sant’Andrea al Quirinale si è intervenuti sul sistema di irrigazione con la pulizia della cisterna da 10mila litri, il ripristino del quadro elettrico e la sostituzione degli irrigatori. La componente vegetazionale è stata completamente rigenerata con il reimpianto di 30 allori, la messa a dimora di 4 palme, 5 melograni da fiore e la realizzazione di 500 metri quadrati di nuovo prato. Anche qui è tornata l’acqua: la fontana storica è stata riattivata, restituendo al giardino uno degli elementi identitari più importanti.
«Erano in condizioni non degne, oggi sono diventati veri gioielli», ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando il valore della riqualificazione nel rispetto dell’impianto storico. «Sono giardini d’autore, bellissimi, e il ripristino dell’acqua – laghetto e fontana – è fondamentale. In un’area del centro dove il verde è scarso, questi spazi diventano luoghi freschi e pienamente fruibili, indispensabili per affrontare le estati sempre più calde». Il sindaco ha inoltre ringraziato il personale del Servizio giardini per il lavoro svolto in house, valorizzando professionalità interne che hanno permesso risultati di alta qualità con procedure più snelle.
Per l’assessora Alfonsi, i giardini riqualificati rappresentano molto più di un intervento estetico: «Alberi, siepi, fontane oggi non sono solo bellezza, ma vita, resilienza e rifugi climatici. Sono luoghi di socialità dove si costruiscono comunità». Alfonsi ha ricordato come questi interventi si inseriscano nel più ampio Piano del verde e della natura, avviato dall’amministrazione capitolina per mitigare le temperature urbane, preservare la biodiversità e creare una rete verde diffusa anche nel centro storico.
I giardini del Quirinale furono realizzati tra il 1888 e il 1889 in occasione della visita a Roma dell’imperatore Guglielmo II. Il terreno, espropriato nel 1871, rientrava nelle grandi sistemazioni urbane post-unitarie attorno al Palazzo del Quirinale. Aperti al pubblico nel 1969 per volontà del presidente Giuseppe Saragat, sono stati ufficialmente consegnati al Comune solo nel 1998. Dopo un primo restauro nel 2014, l’intervento appena concluso restituisce oggi due spazi verdi storici rinnovati, per un’estensione complessiva di 6.915 metri quadrati, con ingressi da via del Quirinale e via Piacenza.
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