Roma, 15 settembre 2025
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Neonata muore dopo il parto in una casa maternità a Testaccio: struttura sotto sequestro

La magistratura ora dovrà chiarire se siano state rispettate tutte le procedure previste e se ci siano eventuali responsabilità nell’accaduto

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 1 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Una neonata è deceduta sabato pomeriggio poco dopo il parto nella Casa Materna Il Nido di via Marmorata, nel quartiere Testaccio. L’allarme è stato dato dal padre della bambina intorno alle 15. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia. La procura ha disposto il sequestro della struttura e la denuncia di due ostetriche, tra cui la titolare. È stata inoltre acquisita la cartella clinica della neonata.

La struttura sotto inchiesta

Sul sito ufficiale della Casa Materna Il Nido si legge che l’associazione, nata nel 1989, è gestita da un gruppo di ostetriche con l’obiettivo di accompagnare le madri in un percorso di parto «naturale, senza interventi, farmaci o medicalizzazione». La struttura non è classificata come centro sanitario né si trova all’interno di un ospedale. In caso di complicazioni, spiegano le ostetriche sul sito, è previsto il trasferimento in una struttura ospedaliera di riferimento.

Il cordoglio delle ostetriche

Dopo l’accaduto, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo) e l’Ordine delle Ostetriche di Roma (Oporp) hanno espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia colpita dalla tragedia.

La presidente della Fnopo, Silvia Vaccari, e la presidente dell’Oporp Iolanda Rinaldi, hanno però voluto sottolineare il ruolo fondamentale dell’ostetrica nel percorso nascita: «L’ostetrica è una professionista sanitaria altamente qualificata, con competenze riconosciute a livello nazionale ed europeo. È la figura di riferimento per la gravidanza fisiologica a basso rischio e per l’assistenza al parto naturale».

Le due presidenti hanno inoltre invitato i media a non alimentare sfiducia o diffidenza verso la categoria prima che le autorità competenti abbiano concluso le indagini: «Attribuire responsabilità generiche o diffondere toni diffamatori rischia di minare la fiducia delle donne in una professione essenziale per la salute pubblica».

L’ispezione della Regione Lazio

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha annunciato la disposizione di un’ispezione nella casa maternità. «Ho disposto un’ispezione per cercare di capire cos’è accaduto - ha detto Rocca -. Ovviamente il compito è della magistratura, però noi abbiamo le nostre necessità di verificare. Pochi minuti fa ho sentito il direttore generale della Roma 1 chiedendogli di aggiornarmi non appena avranno terminato il loro lavoro. So che sono già intervenuti i Nas. Non voglio esprimere giudizi affrettati, perché c’è un’inchiesta della magistratura».

Le dichiarazioni sono arrivate a margine della conferenza stampa di presentazione del programma regionale per la promozione dell’agroalimentare «Taste Lazio international buyer program», svoltasi alla sede della giunta regionale a Roma.

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