Lazio-Juventus, Sarri non può scegliere. Tudor cambia modulo

Due squadre in crisi sotto diversi punti di vista e con diversi livelli di difficoltà. Lazio e Juventus cercano punti all’Olimpico per risollevare il morale e la classifica. La Lazio di Maurizio Sarri, che in conferenza stampa si è mostrato decisamente più ottimista rispetto alle altre dichiarazioni, lanciando la carica di «una corsa all’Europa che la Lazio si merita». Quale miglior occasione di un big match in casa contro la Vecchia Signora non nel miglior momento di forma e di risultati - non vince da 7 partite tra campionato e Champions. Dal canto suo Tudor deve provare a risollevare la squadra e risollevarsi, poiché dalle parti di Vinovo si respira già aria di cambiamento.

Le scelte di formazione

Lazio con gli uomini contati, viste le assenze di pilastri della rosa come il bomber Castellanos e i terzini Nuno Tavares e Pellegrini. Sarri dunque schiera sulle fasce Lazzari e Marusic, al centro coppia certificata Romagnoli-Gila. In mezzo al campo Cataldi vertice basso con Guendouzi e Basic a raccordarsi con l’attacco formato per l’occasione da Isaksen e Zaccagni a supporto di Dia.

Tudor invece rivoluziona. Tandem d’attacco pesante Vlahovic-David - due tra i migliori 10 marcatori nati nel XXI secolo più prolifici dei top 5 campionati europei, Openda in panchina sarebbe il terzo nell’ordine - con il funambolo Conceicao da quinto di destra nel 3-5-2 architettato da Tudor per ingabbiare in mezzo al campo la compagine biancoceleste. Davanti a Perin dunque, i tre difensori Kalulu-Gatti-Kelly, orfani ormai del leader tecnico e carismatico Bremer, dovranno schermare le incursioni laziali. A loro supporto a centrocampo ci sarà capitan Locatelli, nella cerniera insieme a Koopmeiners - nel mirino dei tifosi per le scarse prestazioni - e il sempreverde Mckennie. Cambiaso a chiudere a sinistra da quinto.