«Tre ciotole», il film tratto dal libro di Michela Murgia, è pronto per la sua anteprima mondiale al Toronto International Film Festival (TIFF), che si terrà dal 4 al 14 settembre 2025. La regia è firmata da Isabel Coixet, una delle voci più sensibili e riconoscibili del cinema europeo contemporaneo.

Un film girato interamente a Roma, in arrivo nelle sale italiane il 9 ottobre

La pellicola, che sarà distribuita in Italia da Vision Distribution il prossimo 9 ottobre, è stata girata interamente a Roma, soprattutto tra Testaccio e Trastevere, nel corso della primavera. Le strade della Capitale, i suoi interni silenziosi, i cortili e i palazzi vissuti sono diventati scenografia e anima del racconto.

Protagonisti due nomi d’eccezione del cinema italiano: Alba Rohrwacher ed Elio Germano, che interpretano Marta e Antonio, una coppia che si sgretola tra silenzi e sintomi, tra cucina e assenza. Accanto a loro nel cast: Silvia D’Amico, Galatea Bellugi, Francesco Carril e la straordinaria Sarita Choudhury.

Dal bestseller di Michela Murgia a una coproduzione internazionale

«Tre Ciotole»è tratto dall’omonimo libro diMichela Murgia, edito da Mondadori, che ha superato le 200 mila copie vendute. Un’opera che ha lasciato il segno nel cuore dei lettori italiani e che ora si prepara a raggiungere il pubblico internazionale grazie a una produzione italo-spagnola di ampio respiro.

La regia di Isabel Coixet e una storia intima tra amore, perdita e malattia

Dopo film come La mia vita senza me e La vita segreta delle parole, Isabel Coixet torna a raccontare il corpo e l’anima, con uno stile delicato, quasi sussurrato. In “Tre Ciotole” porta sullo schermo una donna che affronta due dolori simultanei: una separazione amorosa e una diagnosi che cambia il modo in cui guarda la vita, il cibo, il desiderio.

«Tre ciotole è il mio paesaggio interiore: voglio raccontare la sua storia nella Roma di oggi con delicatezza ed emozione».

Trama di Tre ciotole: quando il corpo parla prima delle parole

Marta e Antonio si lasciano dopo un litigio solo in apparenza banale. Lei si isola, lui si rifugia nella cucina. Ma la ferita che li separa è più profonda di quanto credano. Quando Marta scopre che la sua improvvisa perdita di appetito è legata non solo al dolore, ma a una condizione di salute, la realtà si sposta. Cambiano i gusti, le priorità, le certezze.

Un film che intreccia amore, malattia, resilienza e che pone una domanda scomoda e necessaria: cosa resta quando anche i gesti quotidiani smettono di nutrire?

Ecco il trailer di Tre ciotole

Vision Distribution e le vendite internazionali

La distribuzione italiana è affidata a Vision Distribution, che curerà anche le vendite internazionali, mentre per la Spagna il film sarà distribuito da BTeam Pictures. Già dal prossimo settembre, Tre Ciotole si candida a essere uno dei titoli europei più attesi della stagione festivaliera.

I produttori: «Un film necessario»

Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, ha dichiarato:

«Quando ho letto il libro di Michela Murgia, ho pensato subito a Isabel Coixet. Con Alba Rohrwacher ed Elio Germano, ha dato forma a una storia potente e universale».

Massimo Proietti di Vision Distribution aggiunge:

«Siamo orgogliosi di sostenere un’opera così profonda, che riflette il nostro presente con sensibilità e coraggio».

Roma protagonista, sul set e nello sguardo

«Tre ciotole» è più di un film biografico: è anche un ritratto inedito della città, vista attraverso la lente di Coixet, che ha scelto di ambientare la storia proprio qui, tra le luci e le ombre di una Roma contemporanea, poco da cartolina turistica e molto viva.

Quando esce Tre Ciotole

«Tre ciotole» uscirà al cinema in Italia il 9 ottobre 2025, distribuito da Vision Distribution. Prima ancora, sarà presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival a settembre.

Il film è stato realizzato da Cattleya – parte di Itv Studios – con Ruvido Produzioni, Bartlebyfilm, Vision Distribution, Buenapinta Media, Bteam Prods, Perdición Films, Apaches Entertainment e Tres Cuencos AIE. Ha inoltre ottenuto il sostegno del ministero della Cultura italiano, con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, in collaborazione con Sky, Rtve e Max.