Roma, 31 ottobre 2025
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Delitto di Garlasco, da Roma una possibile svolta: «Il Baby Tonfa perfettamente compatibile con la ferita alla tempia di Chiara Poggi»

Luisa Regimenti dell'università di Tor Vergata di Roma indica nel Baby Tonfa un’arma «perfettamente compatibile» con la ferita temporale di Chiara Poggi

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 2 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Una possibile svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco arriva direttamente da Roma, dall’Università di Tor Vergata. A farla emergere è Luisa Regimenti, docente di Medicina legale, che indica nel Baby Tonfa - un piccolo strumento tascabile usato nel Krav Maga.
L’oggetto, appuntito e capace di moltiplicare la forza di chi lo impugna, potrebbe essere stato utilizzato poco prima della morte della giovane, nella mattina del 13 agosto 2007.

Il foro sulla tempia

Regimenti, studiando l’autopsia e la scena del crimine, fu tra le prime a ricostruire ciò che oggi emergerebbe dalla super-consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo: la possibilità che il delitto sia stato compiuto «in più fasi», con un tempo dilatato e con «più persone coinvolte». Chiara Poggi avrebbe subìto sevizie particolarmente violente, tra cui un foro alla tempia e un taglio simmetrico delle palpebre.

«Perfettamente compatibile con un Baby Tonfa»

Sul foro temporale erano rimasti molti interrogativi. «In questi mesi mi sono interrogata a lungo. Le caratteristiche della lesione, poco profonda e rotondeggiante, mi hanno spinto ad approfondire», racconta Regimenti alla giornalista de Il Tempo, Cavallaro. «Così ho osservato le abitudini dell’unico indagato per il delitto di Garlasco, Andrea Sempio, e sono stata molto incuriosita dal fatto che praticasse il Krav Maga», spiega. «Quando ho visto il Baby Tonfa, un piccolo oggetto metallico appuntito e dai contorni tondeggianti, non ho avuto più dubbi: c’è una perfetta compatibilità con la lesione nella regione temporale della povera Chiara», afferma.

Le verifiche di Cattaneo

L’anatomopatologa Cristina Cattaneo è stata incaricata dalla Procura di Pavia di effettuare «nuove verifiche» sulle cause della morte di Chiara Poggi nell’indagine su Andrea Sempio. Quest’ultimo è stato convocato all’Istituto di Medicina legale di Milano per le misurazioni antropometriche.

Il nodo cruciale resta l’orario del decesso. Sono otto le possibili fasce orarie, tra le 7 e le 12.30 del mattino del 13 agosto 2007, emerse nel corso di 18 anni di indagini e processi. Una finestra temporale ampia, che ora potrebbe restringersi grazie alle analisi medico-legali.

Le nuove valutazioni, secondo fonti investigative, mirano a chiarire non solo quando sia avvenuto l’omicidio, ma anche con quale modalità e con quali strumenti. Il Baby Tonfa, fino a oggi mai al centro delle indagini, potrebbe diventare un elemento decisivo nel riaprire uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi vent’anni.

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