Lezioni di Fisica interrotte dai manifestanti
Sirene che riecheggiano nei corridoi, tamburi che battono il ritmo della protesta, bandiere palestinesi sollevate tra le aule universitarie. Alla Sapienza è partito nel pomeriggio un corteo pro-Gaza organizzato dai collettivi studenteschi Cambiare Rotta, Osa e Udu, con partenza dalla Facoltà di Lettere e un percorso che ha attraversato diversi edifici dell’ateneo.
«Ci muoviamo in corteo toccando tutte le Facoltà complici del genocidio a partire da Lettere – hanno dichiarato gli studenti – Pretendiamo l’interruzione immediata di ogni tipo di collaborazione tra la Sapienza e lo stato terrorista di Israele. Come equipaggio di terra siamo pronti di nuovo a bloccare università, scuole e città. Quando bloccheranno la Flotilla sarà sciopero generale!».
Durante la manifestazione, il corteo ha fatto irruzione anche alla Facoltà di Fisica, interrompendo alcune lezioni. L’atmosfera è stata scandita da cori e slogan: «più armi meno bombe, free Palestine», «tutto il mondo detesta Israele». Nel piazzale, sono stati bruciati manifesti riportanti i nomi delle aziende e delle partnership considerate «complici» dalle sigle studentesche, tra cui Leonardo.
I cori si sono poi rivolti direttamente contro le istituzioni italiane, accusate di complicità con Tel Aviv: «Governo assassino, complice del genocidio». L’azione è stata accompagnata dal suono di sirene a simulare gli attacchi a Gaza, in un crescendo di tensione simbolica e politica.
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