Doveva essere l’omaggio perfetto a Paolo Villaggio e ai 50 anni del ragioniere più sfortunato d’Italia. Invece la prima rievocazione romana della Coppa Cobram (già al terzo anno a Firenze) si è trasformata in una tragicommedia che avrebbe fatto sorridere persino il professor Guidobaldo Maria Riccardelli.

Gli oltre 80 iscritti, pronti a sgambare con bici e completino per sfidare la mitica salita di Forte Antenne, hanno scoperto a poche ore dal via che la gara era annullata per mancanza di permessi. L’avviso è arrivato alle 1:16 di notte, ma la causa era nota già da prima. Il percorso previsto, infatti, si incrociava con le vie e le aree necessarie per il passaggio degli spettatori dalla partita di Serie A tra Roma ed Hellas Verona, tenutasi nella stessa giornata di domenica 28 settembre.

Il raduno degli irriducibili

In molti, dato l'orario, non hanno però letto l’annuncio, e così una trentina di temerari si sono presentati lo stesso al via, decidendo di pedalare "abusivamente".

Poco dopo le 10, mezz'ora prima dell'orario previsto per la partenza, il gruppetto si è mosso verso la discesa di via di Ponte Salario, diretto verso la Moschea, ricordando quel terzo film, «Fantozzi contro tutti», che con la direzione di Neri Parenti e Paolo Villaggio, immortalava la gara ciclistica a Monte Antenne nel 1980.

Una scena degna del ragionier Filini, tra rischi di cadute sui tavoli della trattoria al Curvone e facce deluse che neanche davanti al cinepanettone sbagliato.

La Questura aveva segnalato il problema: la concomitanza con la partita Roma-Verona all’Olimpico, 60mila spettatori attesi, rendeva impossibile garantire ordine e sicurezza. Il risultato era già scritto, ma l'organizzazione ha preferito attendere per poi annunciare la promessa di rimborso per chi lo chiederà.

Rinvio (e menù fantozziano)

La storia non finisce qui. La Coppa Cobram romana tornerà il 12 ottobre, stavolta con il patrocinio del municipio II. Confermato anche il pacchetto gastronomico: frittatona di cipolle, Peroni gelata e polpettine bavaresi, con ricavato in beneficenza.

Insomma, più che una gara ciclistica, una gag scritta direttamente dal ragioniere Ugo Fantozzi.