Assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket: stretta della polizia sui sospetti ultras reatini

La polizia sta stringendo il cerchio attorno a una decina di tifosi della Sebastiani Rieti sospettati di aver partecipato all’assalto al pullman dei sostenitori del Pistoia Basket sulla superstrada Terni-Rieti, episodio in cui è stato ucciso l’autista Raffaele Marianella, 65 anni.

Secondo quanto apprende l’ANSA, tra i sospettati ci sarebbero anche persone con legami riconducibili a movimenti di estrema destra. Le verifiche proseguono tra cui quelle inerenti ad alcune chat su WhatsApp.

Indagini in corso

Gli investigatori — coordinati dalla procura di Rieti e con il contributo della Digos e della squadra mobile — stanno confrontando testimonianze, immagini di videosorveglianza e dati degli spostamenti dei veicoli. Gli accertamenti puntano a ricostruire la catena di responsabilità: la ricostruzione finora indica che il pullman dei tifosi pistoiesi, scortato all’uscita dalla città, è stato poi seguito per alcuni chilometri prima dell’imboscata nei pressi di Contigliano, dove sono stati lanciati mattoni e pietre contro il mezzo.

Nelle ore successive all’episodio, gli investigatori hanno già ascoltato una decina di sostenitori locali portati negli uffici della squadra mobile di Rieti. Tutti i passeggeri del pullman ospite sono stati identificati e stanno rendendo dichiarazioni. Le verifiche tecniche proseguono su filmati e tracce raccolte sulla carreggiata per individuare i responsabili materiali del lancio.

L’inchiesta è aperta per omicidio. Al momento non risultano arresti connessi all’operazione in corso; la polizia evita di fornire dettagli che possano compromettere le indagini, ma fonti investigative non escludono sviluppi in giornata.

La chat dell'organizzazione

Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti per la ricostruzione di quanto accaduto ci sarebbero dei messaggi scambiati su alcune chat WhatsApp che farebbero riferimento a una missione punitiva pianificata da almeno tre tifosi della Sebastiani basket Rieti, ora sospettativi di aver partecipato all'azione.

Le loro posizioni sarebbero ora al vaglio del pm Lorenzo Francia e degli investigatori di Squadra mobile e Digos di Rieti.