
Roma sta affrontando una crisi abitativa che i promotori dell’iniziativa «All We Need Is Home», tra cui Unione Inquilini definiscono una catastrofe negata. I dati richiamati dagli organizzatori parlano chiaro: «Secondo i dati forniti dall'assessorato alle Politiche Abitative - spiega Silvia Paoluzzi - ci sono circa 16mila famiglie in graduatoria e mille alloggi acquistati dal Comune». Una sproporzione che, secondo la rete sociale, lascerà «oltre il 90% delle famiglie senza casa». A questo si aggiungono circa 10 sfratti al giorno, mentre molte persone vivono in occupazioni o nei Caat.
Così domani, giovedì 11 dicembre, dalle 8.30 alle 17, in piazza della Stazione Vecchia, davanti al X Municipio di Ostia, verrà montata una tenda di lotta e solidarietà, che si chiuderà con un’assemblea aperta a realtà sociali, territoriali e rappresentanti istituzionali. Al centro dell’iniziativa ci sarà la denuncia di una madre vittima di violenza, sfrattata e tuttora senza una soluzione stabile, la cui vicenda viene descritta come la fotografia della crisi abitativa romana.
Secondo gli organizzatori, Roma non garantisce più il passaggio da casa a casa: nessuna graduazione degli sfratti e nessun rinvio per chi è in attesa di un alloggio popolare. L’unico strumento esistente, la Delibera 185, viene definito quasi inapplicato per via di procedure lente e di un mercato immobiliare che ostacola gli interventi sulle fragilità economiche.
Il Campodiglio e l'assessore alla Casa, Tobia Zevi non ha mai negato le difficoltà, e sta mettendo in atto misure per contrastare il problema, ampliando il patrimonio di case popolari tramite acquisti di nuovi alloggi, rigenerazione di edifici pubblici e confiscati e manutenzione delle case già esistenti.
Il tutto con un welfare abitativo con contributi per affitti, soluzioni temporanee e servizi di supporto per chi è in emergenza.
Detto questo - l'amministrazione non lo hai mai negato - la domanda di abitazioni è enorme, la scarsità del patrimonio pubblico è storica e le sfide del mercato privato, degli affitti, del turismo e degli affitti brevi complicano ulteriormente il quadro.
Le realtà promotrici chiedono quindi al Comune di affrontare con più urgenza e forza la gravità della crisi, ammettere l’insufficienza delle misure annunciate e incrementare il patrimonio pubblico invece di valorizzare immobili a fini privati.
La denuncia si allarga oltre Roma. Nella Legge di Bilancio, spiegano gli attivisti, non sono previsti fondi per contributo affitto, morosità incolpevole o edilizia residenziale pubblica. Oltre un milione di famiglie in povertà assoluta vive in affitto ed è esposto quotidianamente al rischio sfratto. «L’emorragia degli sfratti continua senza alcuna tutela», affermano i promotori.
La mobilitazione chiede infine un intervento immediato per la famiglia sfrattata a Ostia e soluzioni che garantiscano davvero il passaggio da casa a casa per tutti, con un messaggio conclusivo: «All We Need Is Home, ma a Roma le case, non ce stanno»
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