Roma, 4 dicembre 2025
Politica

A Roma nasce una nuova Comunità energetica rinnovabile e solidale

Pannelli fotovoltaici all’Opera salesiana borgo ragazzi don Bosco per combattere la povertà energetica e promuovere sostenibilità sociale

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 3 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Un progetto per energia pulita e inclusione sociale. Roma fa un passo avanti nella lotta alla povertà energetica e nella promozione di energie pulite e solidali con l’inaugurazione di una nuova Comunità energetica rinnovabile e solidale (Cers) nel V municipio. Il progetto «Energia sostenibile per i giovani» è stato realizzato in collaborazione con Banco dell’energia, Edison e l’Opera salesiana borgo ragazzi don Bosco.

Coinvolti cittadini, scuole ed enti sociali

La Cers coinvolge il Borgo ragazzi don Bosco di Via Prenestina, il Centro di formazione professionale (Cfp) del Cnos, scuole e altri enti sociali del territorio, oltre ai cittadini interessati a sperimentare forme innovative di cooperazione energetica. Il progetto, dal valore complessivo di oltre 300mila euro, ha previsto l’installazione di due impianti fotovoltaici da circa 105 chilowatt picco ciascuno, uno sui tetti delle strutture del Borgo ragazzi (centro diurno, chiesa e teatro) e uno sopra il Cfp, riducendo i costi energetici e producendo energia condivisa per la comunità.

L'inaugurazione alla presenza delle istituzioni

L’inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, insieme a Roberto Tasca, presidente di Banco dell’energia, Massimo Quaglini, ad di Edison Energia, Don Emanuele De Maria, direttore del Borgo ragazzi don Bosco, e Edoardo Zanchini, direttore ufficio Clima del Comune di Roma.

Gualtieri: «Le comunità energetiche uniscono obiettivi sociali e ambientali»

«Un progetto esemplare, frutto della collaborazione tra diversi soggetti, che crea benefici concreti attraverso l’energia pulita prodotta dai pannelli solari. Le comunità energetiche sono uno strumento prezioso per Roma Capitale perché permettono di perseguire insieme obiettivi sociali e ambientali», ha dichiarato il primo cittadino. Poi ha aggiunto che grazie all’impianto sarà possibile investire anche in progetti di rigenerazione urbana nei quartieri di Centocelle e Quarticciolo.

Banco dell’energia: «Energia come inclusione»

Tasca ha sottolineato: «La disponibilità di energia rappresenta un bene essenziale e un elemento di inclusione sociale. Questo progetto promuove un modello energetico sostenibile che genera risparmi da destinare ad ulteriori attività sociali e offre una risposta concreta ai bisogni della comunità, sostenendo il lavoro dei salesiani a favore delle nuove generazioni».

Edison: «Un modello di partecipazione solidale»

Quaglini ha evidenziato il valore replicabile dell’iniziativa: «Due anni fa abbiamo inaugurato la prima Cers a Roma con Banco dell’energia, riscuotendo grande successo nella comunità. Oggi ribadiamo questo modello di partecipazione solidale con l’Opera salesiana, riducendo i costi energetici e creando un ambiente inclusivo e innovativo».

Don Bosco: «Un investimento culturale sul territorio»

Don De Maria ha concluso: «Per noi questo progetto è molto più di un nuovo impianto di ultima generazione: è un investimento culturale sul territorio. Grazie alla neo-costituita Cers rafforziamo il nostro impegno come promotori di sostenibilità ambientale e come sostenitori di iniziative sociali a beneficio dei giovani più vulnerabili».

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