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Ultima Generazione interrompe uno spettacolo al Teatro Vittoria

Redazione La Capitale

Il messaggio degli attivisti di Ultima Generazione riguarda la situazione della crisi agricola che il paese sta vivendo, aggravata da eventi climatici estremi come siccità, alluvioni e grandinate, che stanno mettendo a rischio l’intero sistema alimentare

ultima generazione

È quanto successo ieri sera al Teatro Vittoria, dove, durante la performance comica del duo Nuzzo di Biase, cinque attivisti di Ultima Generazione hanno interrotto lo spettacolo per portare l’attenzione sulla crisi che sta colpendo l’agricoltura italiana e il sistema alimentare. Gli attivisti della «Il Giusto Prezzo», sono saliti sul palco mostrando cartelli con le scritte «Ultima Generazione» e «Fuori è il disastro apriamogli occhi».


A prendere la parole è stato Alfredo, uno dei partecipanti alla protesta «Ringraziamo gli artisti perché con la loro drammaturgia esprimono benissimo l’assurdo di questa contrapposizione tra due mondi, quello di fuori e quello di dentro. Noi cerchiamo di rimuovere il mondo di fuori perché lo riteniamo irreale, invece è drammaticamente vicino e reale. Noi cerchiamo di portare consapevolezza sul mondo di fuori».


Il messaggio riguarda la situazione della crisi agricola che il paese sta vivendo, aggravata da eventi climatici estremi come siccità, alluvioni e grandinate, che stanno mettendo a rischio l’intero sistema alimentare. Ragioni per cui «il prezzo di molti beni essenziali come l’olio, la frutta e altri prodotti di consumo quotidiano è raddoppiato negli ultimi dieci anni, aumentando in modo insostenibile per le famiglie italiane», spiegano gli attivisti.


Ultima Generazione, la campagna «Il Giusto Prezzo»

Per rispondere a questa emergenza, l’organizzazione ha lanciato, lo scorso 19 febbraio, la campagna «Il Giusto Prezzo», con l’intento di sensibilizzare la popolazione e mettere in atto un'alleanza tra agricoltori e famiglie. Tra gli obiettivi quello di far proteggere i raccolti dagli eventi che minacciano le coltivazione per «promuovere una transizione verso un sistema agricolo resiliente, che sia sostenibile sia economicamente che ecologicamente», spiegano. Aggiustare i prezzi chiedendo alle istituzioni di «intervenire immediatamente per garantire prezzi equi, che siano giusti tanto per i consumatori quanto per i produttori». E far pagare i responsabili. Secondo Ultima Generazione, la transizione verso un sistema agricolo sostenibile non dovrebbe essere finanziata dai contribuenti, ma da coloro che sono i veri responsabili della crisi: i grandi gruppi finanziari, le multinazionali del cibo, i top manager della grande distribuzione organizzata e l’industria del fossile.




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