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Teatro di Roma: presentata la nuova stagione 2025-2026. Attesa per la riapertura del Valle e Rocca lancia il «Patto per il teatro»

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

La nuova stagione si concluderà con la prima edizione del festival del teatro di Ostia Antica, che amplia ulteriormente la presenza territoriale della fondazione Teatro di Roma

La presentazione della stagione 2025-2026 del Teatro di Roma (La Capitale)
La presentazione della stagione 2025-2026 del Teatro di Roma (La Capitale)

Ci saranno 70 spettacoli, con 28 produzioni e coproduzioni italiane e internazionali, 25 ospitalità e 17 titoli destinati al pubblico più giovane. È stata ufficialmente presentata la programmazione per la stagione 2025/2026 del Teatro di Roma, approvata nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione della fondazione. Ad aprire gli interventi il presidente Francesco Siciliano, ricordando uno degli obiettivi più attesi: la riapertura del Teatro Valle, prevista per settembre 2026. «Abbiamo dovuto affrontare alcuni ostacoli, che hanno comportato uno slittamento dei tempi inizialmente previsti, ma stiamo rispettando un nuovo cronoprogramma definito con precisione», ha spiegato. Tra le cause dei rallentamenti, anche alcuni ritrovamenti archeologici.


Il «Patto per il teatro»

A prendere la parola è stato poi Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, che ha colto l’occasione per proporre un’alleanza istituzionale per la promozione teatrale. «Oggi (lunedì 9 giugno, ndr) lancio l’idea di un “Patto per il teatro”, una sinergia tra Regione e Comune per rilanciare insieme la cultura, al di là delle divisioni politiche», ha annunciato. Il governatore regionale ha poi ricordato le polemiche nate in passato attorno alla gestione del Teatro Eliseo: «Sulla questione dell’Eliseo sono stato bersaglio di un’aggressività politica ingiustificata. È un luogo simbolico per la storia teatrale romana e va restituito ai cittadini».


L'apertura degli abbonamenti

Dal canto suo, il sindaco Roberto Gualtieri, ha accolto con favore l’invito alla collaborazione: «Se anche l’Eliseo potrà rientrare nella rete del Teatro di Roma, ne saremo entusiasti. Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di rigenerazione culturale condivisa». Il primo cittadino ha poi evidenziato il successo ottenuto nell’ultima stagione: «La partecipazione del pubblico è cresciuta in modo importante. È una stagione ricca, articolata, che rispecchia pienamente il mandato del Teatro di Roma. L’apertura degli abbonamenti parte da oggi: invitiamo tutti a partecipare».


A sottolineare i passi avanti fatti in termini di inclusione e internazionalizzazione è stato il direttore generale della Fondazione Maurizio Roi: «Il nostro obiettivo - ha detto - è costruire un teatro sempre più accessibile e contemporaneo. Abbiamo recentemente acquistato un sistema per i sopratitoli, così da rendere gli spettacoli comprensibili anche ai visitatori stranieri».


Le identità dei tre teatri

Dal punto di vista artistico, il direttore Luca De Fusco ha illustrato i contenuti della nuova stagione, che si muove sotto lo slogan «Tutto il teatro». «Stiamo rafforzando l’identità dei nostri spazi: il Teatro Argentina continuerà a ospitare i grandi titoli della tradizione, il Teatro India sarà la casa della sperimentazione e delle nuove generazioni, mentre il Torlonia acquisirà un profilo più definito, dedicandosi alla narrazione intima e a una voce femminile». Il cartellone, ha precisato De Fusco, comprende più di 70 spettacoli, con 28 produzioni e coproduzioni italiane e internazionali, 25 ospitalità e 17 titoli destinati al pubblico più giovane.


Le produzioni di punta della nuova stagione 2025-2026 del Teatro di Roma

Tra le produzioni di punta figura «Sabato, domenica e lunedì» di Eduardo De Filippo, diretto dallo stesso De Fusco, con Teresa Saponangelo e Claudio Di Palma, previsto in scena al Teatro Argentina dal 25 novembre al 4 gennaio. Attesa anche per «Il gabbiano» di Čechov con Filippo Dini e Giuliana De Sio, «L’anatra selvatica» di Ibsen diretta da Thomas Ostermeier e «Lungo viaggio verso la notte» di Eugene O’Neill con Gabriele Lavia. Maria Paiato interpreterà una versione maschile di Riccardo III, per la regia di Andrea Chiodi. Altri titoli includono «Le false confidenze» di Marivaux con Elena Sofia Ricci e Arturo Cirillo, «Furore» di Steinbeck con Massimo Popolizio, e «Prima del temporale» con Umberto Orsini. La nuova stagione si concluderà con la prima edizione del festival del teatro di Ostia Antica, che amplia ulteriormente la presenza territoriale della fondazione.




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