Sono stati assolti tutti gli attivisti di Ultima Generazione, per il blocco su via Appia Nuova
- Edoardo Iacolucci
- 24 ore fa
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Il Tribunale di Roma proscioglie cinque attivisti: «Il fatto non sussiste»

Il Tribunale di Roma ha assolto con formula piena cinque attivisti del movimento Ultima Generazione, accusati di interruzione di pubblico servizio per un blocco del traffico avvenuto il 29 settembre 2023 su via Appia Nuova.
La sentenza, letta nella mattinata di oggi, ha stabilito che «il fatto non sussiste». Per due degli imputati, ai quali era stata contestata anche la violazione del foglio di via, il giudice ha riconosciuto la particolare tenuità del fatto.
L’episodio si inseriva in una serie di proteste organizzate dal gruppo ambientalista, noto per azioni dimostrative tese a denunciare l’inazione politica sul cambiamento climatico. Si tratta di una delle numerose assoluzioni ottenute da attivisti del movimento in diversi tribunali italiani negli ultimi mesi.
«La giudice ha ascoltato con attenzione le nostre motivazioni - ha commentato uno degli attivisti imputati -. È stato riconosciuto che si trattava di una protesta pacifica volta a richiamare l’attenzione su un problema collettivo».
L’iniziativa sul costo della vita: azzerare l’Iva sui beni essenziali
Oltre alle questioni ambientali, Ultima Generazione ha di recente inserito nelle proprie rivendicazioni anche un tema economico: la richiesta di eliminare l’Iva sui beni alimentari di prima necessità, tra cui pane, pasta, latte e olio.
Il movimento sottolinea come, a fronte di un’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto di molte famiglie italiane, l’intervento fiscale su beni primari sia una misura urgente. Si tratta di una proposta che era stata formulata anche in sede politica, ma che finora non ha trovato attuazione concreta.
Una nuova forma di protesta: il boicottaggio dei supermercati
Nel corso delle ultime settimane, il gruppo ha annunciato una nuova strategia di protesta: un boicottaggio organizzato dei principali supermercati, da attuarsi in autunno. L’iniziativa, secondo quanto dichiarato, intende sollecitare il governo a riformare la tassazione sui beni alimentari essenziali.
Il boicottaggio è presentato come una tattica di pressione economica e simbolica, già utilizzata in altri Paesi europei, e viene proposto come complemento alle forme di disobbedienza civile più tradizionali. L’intento dichiarato è quello di coinvolgere ampi strati della popolazione, in una protesta che defimiscono «accessibile e nonviolenta»
Secondo il movimento, parte dei fondi per compensare l’eventuale taglio dell’Iva dovrebbe essere reperita tramite prelievi sugli extraprofitti delle grandi imprese responsabili dell’attuale crisi ambientale e sociale, tra cui industrie energetiche, agroalimentari e distribuzione organizzata.
Le richieste:
tutela dell’agricoltura e redistribuzione dei costi della transizione
Tra i punti centrali della piattaforma promossa da Ultima Generazione vi è anche la tutela dell’agricoltura italiana, considerata vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. Il movimento propone interventi strutturali per contrastare la perdita di raccolti causata da siccità e eventi estremi, oltre alla promozione di pratiche agricole sostenibili.
La protesta solleva inoltre la questione della distribuzione del carico fiscale legato alla transizione ecologica, sostenendo che «i costi non debbano ricadere su famiglie e piccoli produttori, ma su gruppi industriali e settori ad alta rendita».
Il movimento continua a sottolineare il carattere nonviolento delle proprie azioni, sostenendo la legittimità delle pratiche di protesta anche nei casi in cui si configuri un’interruzione temporanea dei servizi pubblici.