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Roma Pride, il 14 giugno la marcia per i diritti Lgbtqia+: annunciati ospiti e percorso

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 11 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Diritti, autodeterminazione e lotta contro ogni forma di oppressione: la parata arcobaleno torna a sfilare nel cuore della Capitale. Rose Villain madrina dell’edizione con la sua hit «Fuorilegge» come inno ufficiale

Roma Pride

Torna il Roma Pride e lo fa con un grido potente e chiaro: «Fuorilegge». È questo il tema dell’edizione 2025 della storica manifestazione in difesa dei diritti delle persone Lgbtqia+, che sabato 14 giugno attraverserà il centro della Capitale. Una presa di parola orgogliosa, rabbiosa e collettiva contro ogni forma di marginalizzazione e censura, come dichiarato dal portavoce Mario Colamarino durante la conferenza stampa di presentazione al The Social Hub Rome. «Il Roma Pride, da 31 anni, è fuorilegge. E quest'anno lo gridiamo forte nelle piazze, ovunque: non ci conformiamo, non ci pieghiamo, non ci cancellate. Ci riprendiamo la nostra città».


Il percorso del corteo

Il corteo partirà da piazza della Repubblica alle ore 15, per poi snodarsi lungo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via Labicana, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, fino all’arrivo in via delle Terme di Caracalla, dove sarà allestita La Pride Croisette.


Rose Villain madrina dell'evento

Dal 28 maggio al 14 giugno, quest’ultima ospiterà un fitto programma di talk, spettacoli e concerti, con la partecipazione di numerosi artisti e ospiti tra cui BigMama, Francesca Pascale, Bianca Berlinguer, Vladimir Luxuria, Antonino, Le Sorelle Marinetti, Pino Strabioli, Alessio Marzilli e le Karma B. A inaugurare il palco sarà Leo Gassmann. Rose Villain, madrina dell’evento, firmerà l’inno ufficiale con la sua canzone Fuorilegge.


Il documento politico: «Siamo la voce che non si spegne»

Durante la conferenza stampa – alla presenza anche dell’assessore capitolino Alessandro Onorato, della coordinatrice alle politiche Lgbtqia+ di Roma Marilena Grassedonia e del duo Karma B – è stato condiviso il documento politico della manifestazione. Le parole sono dure, cariche di denuncia: «In Italia, esistere come persone Lgbtqia+ significa vivere in un sistema che ci mette ai margini: criminalizzati, censurati, usati come bersaglio politico. Ma la storia ci insegna che nessuna legge ingiusta ha mai fermato una rivoluzione. Siamo il Pride che non si piega, la voce che non si spegne, la comunità che non arretra».

Tra le richieste principali: l’approvazione del matrimonio egualitario, il riconoscimento alla nascita dei figli delle coppie omogenitoriali e una maggiore tutela contro le discriminazioni.

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