Quarticciolo, Rocca sugli sgomberi: «Le case Ater non sono merce occupabile»
- Anita Armenise
- 13 mar
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Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato il piano di intervento per il Quarticciolo

«Significa dire finalmente stop all'illegalità, restituire un quartiere alla sua bellezza, dire stop al traffico di droga e alle occupazioni abusive. Le case dell'Ater non sono una merce occupabile, su questo siamo stati chiari». Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato il piano di intervento per il Quarticciolo, volto a contrastare l'illegalità diffusa e a restituire l'area alla comunità. Il piano prevede il recupero del quartiere attraverso un approccio sociale e strutturale, con la creazione di asili nido, attività sportive e il coinvolgimento del terzo settore. Il riferimento è alla decisione, già varata nel Consiglio dei ministri il 23 dicembre scorso, ribadita ieri dalla premier Giorgia Meloni nell'incontro a palazzo Chigi con gli amministratori locali ai quali ha illustrato i piani del Governo in merito al decreto Caivano bis che riguarda anche il Quarticciolo.
«Quando parlo di recuperare questo quartiere - ha aggiunto Rocca -significa farlo attraverso opportunità sociali, asili nido, attività sportive, presenza del terzo settore, partecipazione attiva della comunità, quella vera e non quella violenta e occupante».
Quarticciolo, il tavolo di coordinamento del Campidoglio
Allo stesso tempo, l'assemblea capitolina ha approvato una delibera proposta dal consigliere del Pd Giammarco Palmieri per l'istituzione di un «tavolo di coordinamento» dedicato agli interventi del Campidoglio sul Quarticciolo. Un organismo che si occuperà di gestire le iniziative già avviate dall'amministrazione comunale, come il progetto «100 parchi», il Parco Madre Teresa di Calcutta, la piscina Azzurra 7 e il nuovo asilo nido di via Locorotondo.
Il tavolo di coordinamento, che sostituirà la precedente «cabina di regia» per evitare sovrapposizioni con il decreto Caivano del governo, vedrà la partecipazione del sindaco di Roma, del capo di gabinetto, del presidente del municipio V, del prefetto di Roma, dell'Ater, della Asl Roma 2, del questore, dei carabinieri, della polizia locale e dei sindacati. Nessun riferimento ai comitati di quartiere e alle altre realtà attive e radicate.
Saranno anche coinvolti assessori, presidenti di commissione competenti e un rappresentante del governo. Due volte l'anno, il tavolo dovrà riferire ai capigruppo dell'Assemblea capitolina sugli sviluppi del piano di intervento.