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Papa, l'infettivologo Bassetti: «Quadro in linea con sepsi»

Redazione La Capitale

Sergio Alfieri, il chirurgo del Policlinico Gemelli che sta seguendo il Papa, aveva sottolineato venerdì scorso che «il vero rischio è la sepsi»

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«Il quadro clinico del Papa mi pare in linea con una sepsi, che è la risposta infiammatoria del nostro organismo ad un insulto infettivo come quello che ha avuto con l'infezione ai polmoni importante». Così l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.


Alfieri del Gemelli: «Sepsi è il vero rischio»

«La sepsi può coinvolgere diversi organi, tra cui i reni, come indicato nel bollettino vaticano che ha parlato di una lieve insufficienza renale, e i polmoni», ha spiegato Bassetti. Inoltre, le trasfusioni e la riduzione delle piastrine potrebbero essere conseguenze della terapia antibiotica in corso, dato che alcuni farmaci possono abbassare in modo significativo i valori piastrinici.


Sergio Alfieri, il chirurgo del Policlinico Gemelli che sta seguendo il Papa, aveva sottolineato venerdì scorso che «il vero rischio è la sepsi». Se i germi dovessero entrare nel flusso sanguigno, la situazione potrebbe diventare molto complessa, soprattutto considerando l’età avanzata del Pontefice. «Per ora l’infezione è contenuta, ma è presto per escludere complicazioni», ha aggiunto Alfieri.


Bassetti ha auspicato che la terapia antibiotica in corso sia la più adeguata possibile. «Se la terapia è appropriata, può migliorare in modo significativo la prognosi del paziente. Tuttavia, se dopo diversi giorni non si osservano miglioramenti, potrebbe essere necessario rivedere il trattamento», ha sottolineato l’infettivologo. Ha inoltre espresso la speranza che il team medico del Papa includa esperti di terapia antibiotica.


Quanto al fatto che il Pontefice si alimenti autonomamente e sia vigile, Bassetti ha chiarito che si tratta di segnali positivi, ma non determinanti. «Essere cosciente e in grado di nutrirsi è certamente un buon segno, ma non significa necessariamente che la situazione sia sotto controllo. I danni agli organi non si valutano solo da questi aspetti», ha concluso.


Gualtieri: «Siamo tutti vicini a Papa Francesco, facciamo il tifo per lui»

Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso vicinanza e affetto a Papa Francesco: «Siamo tutti molto vicini a lui, stiamo pregando per la sua salute e siamo fiduciosi nella sua straordinaria energia. Abbiamo bisogno di lui e facciamo tutti il tifo per lui. Ho visto con piacere che anche oggi è di buon umore», ha dichiarato Gualtieri.


Il primo cittadino della Capitale ha poi rivelato di aver scritto una lettera al Pontefice, attualmente ricoverato in ospedale. «Gli ho scritto una lettera, ma non voglio abusare del suo tempo. Papa Francesco è una persona straordinaria, abbiamo un ottimo rapporto. Ci ha incoraggiati a lavorare per il Giubileo, ma soprattutto per Roma», ha concluso.




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