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Arriva una nuova pista ciclabile dal lungotevere al Mattatoio: firmata la convenzione tra Fondazione Roma e Campidoglio

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 6 ore fa

Il nuovo percorso per le bici potrebbe rappresentare l'inizio di un progetto più ampio: la «ciclabile delle arti»

Il render della nuova pista ciclabile
Il render della nuova pista ciclabile

Un nuovo ingresso per il Mattatoio e un collegamento ciclabile dal Tevere. Questo il progetto della Fondazione Roma che, dopo la firma della convenzione con il Campidoglio martedì 27 maggio, realizzerà la pista a proprie spese. Il percorso per le bici partirà dal lungotevere degli Artigiani, all'altezza del ponte dell'Industria, passerà per ponte Testaccio, fino al Mattatoio in largo Giovanni Battista Marzi, per una lunghezza di 550 metri.


La firma della convenzione tra Campidoglio e Fondazione Roma (La Capitale)
La firma della convenzione tra Campidoglio e Fondazione Roma (La Capitale)

«Roma avrà una ciclabile meravigliosa, che collegherà quella lungo il Tevere al Mattatoio. Un bellissimo gesto di mecenatismo che sarà un vero intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana», ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri durante la stipula dell'accordo con il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi, a cui hanno partecipato anche l'assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè, il presidente del XII municipio Elio Tomassetti, e l'architetto Umberto Marroni, collaboratore del progetto della Città delle Arti al Mattatoio.


I dettagli della nuova pista ciclabile e il cronoprogramma

Il percorso della nuova ciclabile
Il percorso della nuova ciclabile

Complessivamente saranno realizzati 1700 metri quadrati di pista ciclabile, 1200 metri quadrati di marciapiede con piazzole in corrispondenza di tutti gli attraversamenti pedonali e 1500 metri quadrati di strada carrabile, e sarà bonificata un'area di 1500 metri quadrati. Saranno inoltre piantumati 3 alberi, inseriti 10 elementi di arredo come le panchine che affacciano sul Tevere, ricavati 30 nuovi posti auto aggiuntivi, installati 180 luci e 660 catarifrangenti. Il tutto per un costo totale di 1,3 milioni di euro di risorse fornite dalla Fondazione. I tempi di realizzazione previsti sono di 8 mesi, da settembre di quest’anno ad aprile 2026.


La «ciclabile delle arti»

Il nuovo tratto ciclabile potrebbe inoltre rappresentare l'inizio di un progetto più ampio. «Ci affascina l'idea - ha spiegato il primo cittadino - di fare di questo il primo dei tratti di quella che potremmo chiamare la "ciclabile delle arti", cioè delle diramazioni che consentano di collegare la ciclabile del lungotevere con grandi siti della cultura di Roma». Tre le rampe lungo il Tevere che potrebbero costituire il punto di partenza per i nuovi percorsi ciclabili: all'altezza di ponte Matteotti per arrivare in piazza del Popolo e quindi al Tridente, all'altezza di ponte del Risorgimento per arrivare allo Gnam e a Villa Giulia, e all'altezza del ponte della Musica per arriva al Maxxi e all'Auditorium.


Il partenariato pubblico-privato

I lavori termineranno ad aprile dell'anno prossimo, ma durante l'incontro in Campidoglio il presidente Parasassi ha persino individuato una possibile data: «Sarebbe bello inaugurarla nel giorno del Natale di Roma (il 21 aprile, ndr)». Poi «Un primo esperimento di aprire una strada più che una pista ciclabile. Abbiamo realizzato per la prima volta a Roma un'iniziativa in applicazione della norma del codice degli appalti che consente a un privato di progettare e realizzare un'opera pubblica che poi viene consegnata al Comune e quindi a tutti i cittadini con tempi più brevi. Sarà un esempio per tutti e speriamo che qualcun altro voglia associarsi per realizzare la "ciclabile delle arti"».


A metà giugno la presentazione del «biciplan»

Il nuovo tratto ciclabile fa infine parte di una strategia più ampia del Campidoglio. Lo ha anticipato l'assessore Patanè, annunciando la presentazione del «biciplan» a metà giugno: «Il "biciplan" è una pianificazione di secondo livello rispetto al Pums (il Piano urbano della mobilità sostenibile, ndr). Sostanzialmente è il documento in cui abbiamo inserito tutte le piste ciclabili che noi abbiamo pianificato a Roma come necessarie per raggiungere un livello di intermodalità della città che sia all'altezza delle grandi capitali europee, quindi i collegamenti con i trasporti e con i luoghi attrattivi della città. Stiamo parlando nell'arco di 10 anni di arrivare a circa 850 chilometri di piste. Attualmente sono 330, più i 140 che sono in fase di realizzazione entro il 2027. Significa raddoppiare».


La «bicipolitana» di Roma

Il piano non prevede solo un aumento delle piste, ma anche un'innovazione: «Saranno vere e proprie linee ciclabili- ha specificato Patanè - che attraverseranno la città e raggiungeranno una connettività importante, tant'è vero che abbiamo mutuato il concetto di "bicipolitana". La linea tangenziale per eccellenza è il Grab, che unisce tutte le ciclabili esistenti a Roma. Ogni ciclabile avrà un suo nome, un numero e un colore». Il tutto quando potrebbe essere realizzato? Come già detto, entro la fine della consiliatura è prevista la chiusura dei cantieri di 143 chilometri di piste, che porteranno il totale a 470 chilometri. Poi, ha concluso l'assessore, «nel giro di 7-8 anni miriamo al raddoppio e da lì continuare a crescere. A Roma dovremmo avere 1250 chilometri complessivi, numeri che si potrebbero raggiungere nel giro 15-20 anni».








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