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Rebecca Manganaro

Le condizioni di vita in molte zone della Capitale sono insostenibili, nasce l'iniziativa «I cittadini si riprendono Roma»

La Rete di Associazioni per una Città Vivibile lancia un programma di eventi in piazza per manifestare il disagio dei cittadini. Si inizierà il 28 ottobre con Campo de’ Fiori

Malamovida a San Lorenzo

La Rete di Associazioni per una Città Vivibile, sodalizio costituito da una ventina di comitati attivi nell’ambito della Città Storica, lancia un programma di sit-in ed eventi in piazza per manifestare il disagio dei cittadini e la loro determinazione a riappropriarsi della città dove vivono.


Malamovida, schiamazzi, rumore, iper-turismo, tavoli di bar e ristoranti ovunque, totale mancanza di controlli: le condizioni di vita di molte aree della Capitale diventano sempre meno sostenibili. I cittadini vogliono impedire che Roma diventi un Luna Park, facendola tornare ad essere una città dove sia possibile e bello vivere, nel pieno rispetto delle bellezze e delle opere d’arte che ne costituiscono l’anima più profonda.


«Abbiamo deciso di organizzare un programma di eventi e manifestazioni che riguarderà diverse zone di Roma», dichiara a La Capitale Nicola Barone, presidente della Rete di Associazioni per una Città Vivibile.


Gli eventi si svolgeranno con una cadenza mensile, con tematiche e svolgimento diversi. «Laddove ci sarà un problema più specifico - spiega Barone - ci sarà uno svolgimento della manifestazione legato a quella determinata problematica. Ci inventeremo qualcosa per evidenziare il problema più grave di quella zona specifica».


Da qui nasce l’iniziativa “I cittadini si riprendono Roma”, rione per rione, quartiere per quartiere, spaziando dalla Città Storica alle periferie. Un’iniziativa di protesta che però si accompagna alla proposta di collaborazione diretta con le amministrazioni cittadine.


Si comincia il 28 ottobre prossimo da Campo de’ Fiori, per poi continuare con altri eventi in altri luoghi simbolo della città che siano emblematici di problemi diffusi un pò ovunque. A seguire ci saranno dei sit-in anche a Trastevere, piazza Blogna, Monti e piazza Sempione.

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