Multe, a Roma dilaga la sosta selvaggia: dal 2024 incassati 88milioni
Molte di queste sanzioni nella Capitale sono dovute a doppie file, parcheggi davanti ai cassonetti, nelle strisce gialle e sulle corsie preferenziali

Gli incassi incamerati dagli enti locali nel 2024 grazie alle multe stradali sfiorano gli 88 milioni a Roma, al secondo posto della classifica delle grandi città con più di 250mila abitanti, subito dopo Milano, che ha incassato 128milioni. Questi numeri sono stati resi noti dalla Codacons che ha condotto un'indagine sui proventi dei comuni italiani derivanti da violazioni stradali.

Al 17 ottobre le entrate per l’anno 2024 derivanti da sanzioni a carico delle famiglie per violazioni delle norme del Codice della strada ammontano in Italia a un totale di 1,29 miliardi di euro, spiega l’associazione dei consumatori.
L'associazione dei consumatori ha calcolato che sul complesso delle multe, i piccoli comuni detengono una quota di proventi del 12,8 per cento, mentre quasi un terzo delle entrate (il 31,7 per cento) è garantito dalle grandi città.
Molte di queste sanzioni nella Capitale sono dovute a doppie file, parcheggi davanti ai cassonetti, nelle strisce gialle e sulle corsie preferenziali: in tutta la città, il fenomeno è dilagato con l’aumento dei cantieri e l’imperversare dei corrieri dell’e-commerce. Il problema aveva convinto il Campidoglio a tenere una linea dura contro la sosta selvaggia visto che le multe per divieto di sosta sono triplicate rispetto all’anno scorso.

Un'arma spuntata la sanzione perché nonostante ciò, ai romani sembra non interessare visto che il fenomeno in città è dilagante. Per accorgersene è sufficiente aggirarsi per le strade del centro della capitale: dalle centrali via Cola di Rienzo, viale Giulio Cesare, via Cavour e via Marsala dove a ogni ora della mattina e del pomeriggio le auto sono ferme in seconda e anche in terza fila.
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