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Maturità 2025, oggi le seconde prove: Cartesio allo scientifico, Battiato agli artistici, Cicerone al classico

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    Redazione La Capitale
  • 4 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Sono 524.415 gli studenti coinvolti quest’anno, 34mila i romani, chiamati a misurarsi con prove differenziate per ciascun indirizzo

Oggi, come ieri, alle 8:30 in punto è suonata la campanella per oltre mezzo milione di maturandi italiani ed è iniziata la seconda prova scritta dell’esame di Stato 2025, quella dedicata alle discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio.


Sono 524.415 gli studenti coinvolti quest’anno, 34mila i romani, chiamati a misurarsi con prove differenziate per ciascun indirizzo: Latino per il Liceo classico, Matematica per lo Scientifico, Lingua e cultura straniera 1 per il Linguistico, Inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico – indirizzo “Turismo”, e Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”.


Cicerone al Classico

Quello della seconda prova dei licei classici è un brano tratto da un dialogo di Cicerone, Laelius de amicitia. Nel dialogo, composto nel 44 avanti Cristo ma ambientato nel 129 avanti Cristo, Cicerone descrive con accenti accorati l'amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell'epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso.


Oltre alla traduzione, i maturandi sono invitati a riflettere sul vincolo dell'amicizia mostrando comprenderlo e interpretarlo, a rispondere ad una serie di quesiti, a fare una analisi linguistica e stilistica del testo. 


Liceo scientifico: tra funzioni e filosofia

Allo scientifico la prova di Matematica non si è limitata a derivate e integrali. Secondo quanto riportano fonti studentesche e siti specializzati, le tracce si aprivano con citazioni colte, trasformando la prova in un percorso interdisciplinare tra scienza e umanesimo. Il Problema 1 esordiva con una frase di René Descartes – «La ragione non è nulla senza l’immaginazione» – che invitava a riflettere sul ruolo della creatività anche nel pensiero logico.


Il secondo problema rilanciava con Platone: «La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito», un invito a cercare armonia tra numeri e idee. E non è tutto: tra i quesiti spunta anche Cicerone, con un passo tratto dal De divinatione, legato al calcolo delle probabilità con riferimento al «colpo di Venere» nei giochi di dadi.


Un altro quesito prende spunto dalla celebre scultura futurista di Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, raffigurata anche sulla moneta da 20 centesimi, per proporre lo studio del profilo della figura attraverso una funzione matematica.


Chiude idealmente il percorso una citazione del matematico tedesco David Hilbert: «La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione». Un messaggio di apertura e universalità che trascende i confini dell’aula.


All'Artistico la cura secondo Battiato

Al liceo Artistico, invece, la seconda prova per le discipline audiovisive e multimediali ha proposto agli studenti un percorso ispirato alla canzone La cura di Franco Battiato. L’opera è diventata il filo conduttore per un’analisi delle varie forme del “prendersi cura” nella rappresentazione visiva. Accanto al brano, sono state fornite immagini di grandi artisti come Picasso e Diego Rivera, stimolando riflessioni estetiche, sociali ed emotive.


Informatica: contro le fake news con l’intelligenza artificiale

Infine, per gli studenti dell’indirizzo informatico, la seconda prova ha messo alla prova le competenze più attuali. L’obiettivo? Progettare una piattaforma web per il riconoscimento delle fake news, utilizzando strumenti di intelligenza artificiale e machine learning. A partire da un dataset di notizie da etichettare, gli studenti dovevano pensare all’architettura dell’applicazione, progettare database relazionali e sviluppare query SQL. Un esempio concreto di come la scuola affronti le sfide digitali e sociali contemporanee.




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