La mappatura delle fermate bus più pericolose di Roma
L'associazione Tutrap, per la tutela degli utenti del trasporto pubblico, ha pubblicato la prima parte di uno studio con le segnalazioni dei cittadini sulle criticità delle fermate di bus e tram

Lembi di asfalto senza marciapiede, niente isole pedonali, paline coperte da auto in sosta, cartelli pubblicitari e cassonetti, fermate nel bel mezzo di strade al alto scorrimento. In alcuni punti di Roma prendere autobus e tram è pericoloso e a testimoniarlo sono le segnalazioni raccolte dall'associazione Tutrap, che tutela gli utenti del trasporto pubblico nella Capitale, nella prima parte di uno studio che prevede la mappatura di tutte le criticità attraverso la partecipazione della cittadinanza.
Spazi di attesa troppo stretti e senza marciapiede
Nel documento, corredato di foto esplicative delle condizioni in cui alcune volte i cittadini sono costretti ad aspettare per decine di minuti, viene citata la fermata del 118 e 660, in via Appia Pignatelli, dove cittadini e turisti aspettano lungo una sottile striscia di asfalto senza marciapiede, spiaccicati contro il muro, con i veicoli che sfrecciano a un passo da loro.
E dall'altra parte delle catacombe di San Sebastiano, in via Appia Antica, c'è lo spazio riservato agli utenti in attesa che è appena sufficiente per ospitare la palina delle linee 118 e 218. C'è il capolinea di Battistini (dove si fermano la nuova linea 91 Express, il 46B, e le linee 146, 546, 916, 980, 985), in cui i passeggeri salgono e scendono dagli autobus in mezzo alla strada.
Soste abusive e niente isole pedonali
In via Ulisse Aldrovandi, nei pressi di villa Borghese, la fermata dei tram 3 e 19 è in mezzo alla strada e priva di isola pedonale. Altro discorso riguarda il problema dei parcheggi illegali, dove le auto in sosta invadono lo spazio intorno alle paline: succede per esempio in via Valdinievole (linee 82 e 338) e in via dei Monti di Primavalle, davanti al capolinea Battistini della metro A, «perennemente utilizzata come parcheggio, conseguenza anche del fatto che il parcheggio di scambio per la metro è del tutto insufficiente», è specificato nello studio.
Dehors, bancarelle e alta velocità
E ancora, a rendere pericolose le fermate bus a Roma sono anche i tavoli esterni di bar e ristoranti, come quella del tram 3 in piazza del Colosseo, o le bancarelle dei venditori ambulanti, ad esempio quella delle linee 30, 77, 83 e 280 in via delle Cave Ardeatine. Infine le fermate che l'associazione definisce «ad alta velocità»: quelle nel sottopasso di corso d'Italia (linee 490, 495 e 89) e sul Grande raccordo anulare.
L'obiettivo dello studio e il piano di Atac
Una volta raccolti dati sufficienti, l'intenzione dell'associazione è «consegnare i risultati alla Consulta per la sicurezza stradale e richiedere al Comune interventi il più urgenti possibili». Intanto Atac, in previsione per il Giubileo, ha predisposto il Piano fermate ed entro la fine dell'anno verranno installate le nuove pensiline.
Con una spesa di 61 milioni di euro, il piano «prevede il restyling di 840 fermate di autobus, ubicate nelle zone intorno alla città del Vaticano, alle basiliche, ai luoghi degli eventi Giubilari e ai punti di interesse turistico-storico», riporta l'osservatorio Pnrr e Giubileo Roma. Oltre all'installazione di «435 paline e pensiline “smart” con schermi Lcd e paline elettroniche, 20 delle quali dotate di touchscreen», con informazioni in tempo reale sui trasporti e sui servizi di prossimità, punti di ricarica per smartphone e connessione wifi. In più, «una volta rimosse, le paline e pensiline esistenti verranno riutilizzate in altre fermate che richiedono una riqualificazione».
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