Giubileo: siglato il protocollo d'intesa tra Gualtieri, Nordio e Fisichella
La firma del documento per l'impegno volontario dei detenuti in progetti di pubblica utilità è avvenuta in occasione della cabina di regia sul Giubileo, riunita a Palazzo Chigi, tra il commissario di governo per il Giubileo Roberto Gualtieri, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il monsignor Rino Fisichella
Sviluppare progetti a titolo volontario e gratuito da parte della popolazione detenuta o sottoposta a misure restrittive della libertà, al fine di favorirne il rinserimento e l’integrazione sociale. Questo il contenuto del protocollo d'intesa firmato dal commissario di governo per il Giubileo, nonché sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal monsignor Rino Fisichella al termine della cabina di regia a Palazzo Chigi in vista dell'Anno Santo. Ma di che si tratta?
La attività prioritarie individuate nel protocollo
Tra le attività individuate in via prioritaria rientrano la manutenzione e la fruizione del patrimonio pubblico, in termini di pulizia e mantenimento del decoro di aree e spazi cittadini, compresi le ville ed i parchi pubblici. E ancora, la fruibilità e la conservazione del patrimonio culturale ed archivistico, con specifico riferimento al circuito museale e al sistema delle biblioteche comunali. Infine il supporto alle attività di volontariato per l’accoglienza e l'assistenza ai pellegrini, in collaborazione con la Protezione civile.
Volontariato, non lavoro
Come ha fatto sapere il Campidoglio, le attività non si configurano in alcun modo come rapporto di lavoro: i progetti di pubblica utilità e delle altre attività gratuite in favore della collettività sono definiti in apposite convenzioni attuative di volta in volta stipulate tra i rispettivi responsabili delle strutture italiane di riferimento e successivamente trasmesse al dicastero per l’Evangelizzazione per garantire l’informazione sulle attività svolte.
Fino alla fine del 2026
Per questo il protocollo prevede tutte le forme di stipula delle convenzioni, la descrizione delle mansioni previste per i servizi richiesti, le modalità di individuazione dei soggetti ammessi alle attività di pubblica utilità e in favore della collettività e la disciplina necessaria ad accertare l’effettiva regolarità delle prestazioni effettuate. Il documento dunque rispetta al tempo stesso l’ordinamento italiano e quello della Santa Sede e ha validità fino al 31 dicembre del 2026.
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