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Esplosione a Ostia: bomba carta danneggia palestra dell’ex pugile Di Napoli. Aperto un fascicolo dalla Dda

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 8 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Ordigno esploso intorno alle 3 in via delle Azzorre. Danni a veicoli e facciata, nessun ferito. Il sindacato lancia l'allarme: «Investire in servizi e coesione sociale»

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Indaga la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma sull'esplosione di una bomba carta che si è verificata attorno alle 3 di notte di giovedì 26 giugno davanti alla palestra di Gianni Di Napoli, ex campione di pugilato, in via delle Azzorre, a Ostia e padre di Kevin, anche lui boxeur e pregiudicato in presunti affari criminali. L’esplosione ha danneggiato la saracinesca del locale, diverse auto parcheggiate e la facciata del palazzo, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito.


Il fascicolo è stato per l'incendio con aggravante di metodo mafioso. Le indagini sono state delegate ai poliziotti della Squadra Mobile della Questura della Capitale. Nessuna persona è rimasta ferita.


Tra i primi ad accorrere sul posto c’era anche l’attore Enzo Salvi, che ha descritto la scena sui social: «Macchine sventrate, vetri esplosi, gente terrorizzata... una scena da guerra. Chi semina terrore va fermato: è una vergogna, un attacco alla nostra libertà».


Interventi e indagini

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia locale, artificieri e 118. I danni riguardano principalmente il primo piano dello stabile e almeno 9 auto e uno scooter.


La palestra, gestita dall’ex pugile Di Napoli, è al centro delle indagini per chiarire le motivazioni del gesto. Al momento nessuna rivendicazione, ma le forze dell’ordine stanno verificando eventuali collegamenti con precedenti intimidazioni.


L’allarme della Cgil: «Investire in servizi e coesione sociale»

La Cgil di Roma Centro-Ovest Litoranea ha espresso «forte preoccupazione» per l’attentato, sottolineando la necessità di «interventi strutturali» nel territorio: «Ostia ha bisogno di cultura, socialità, sport e lavoro stabile. Chiediamo un rafforzamento delle attività educative e sportive per i giovani, investimenti nei servizi pubblici e politiche attive per il lavoro. La sicurezza nasce dai diritti, non dall’emergenza».


Il sindacato ha ribadito l’urgenza di una «presenza pubblica forte» per contrastare degrado e marginalità: «Solo con istruzione, lavoro e coesione si ricostruisce un tessuto civile. Lo Stato non può ritirarsi da questi territori».


Intanto, la comunità di Ostia vive ore di tensione. «Svegliarsi con le bombe non è normale», ha aggiunto Salvi, mentre residenti e commercianti chiedono risposte concrete alle istituzioni.

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